Genoa all’inizio, il resto Mancio
Contro i rossoblù l’esordio in giallorosso: oggi è un leader
Minuto 66 della prima giornata del campionato 2019-20: Gianluca Mancini entra per la prima volta in campo con la maglia della Roma. Quel 25 agosto si gioca all’Olimpico contro il Genoa, in panchina siede Paulo Fonseca e la coppia centrale è composta da Fazio e Jesus. Non c’è ancora Smalling, che arriverà agli sgoccioli del mercato, qualche giorno dopo. Mancio è arrivato in estate dall’Atalanta all’epoca ancora sorpresa della Serie A, insieme con Spinazzola e seguendo le orme di Cristante, nella Capitale già da un anno. La Roma ha sborsato oltre 20 milioni (fra parte fissa e bonus) per accaparrarselo, bruciando un’agguerrita concorrenza.
Ma nella giornata d’esordio della creatura fonsechiana, il difensore rivelazione della stagione precedente siede in panchina e prende il posto del brasiliano per i 28’ finali (recupero compreso). La gara non va benissimo: termina 3-3 con tre rimonte dei rossoblù.
Da quel giorno però Gianluca non esce più: 41 presenze nella sua prima annata in giallorosso, altrettante in quella successiva, diventeranno 252 complessive. Quando l’intera rosa è decimata da infortuni viene spostato in mediana - ruolo ricoperto soltanto nelle giovanili della Fiorentina - fornendo prestazioni straordinarie per qualità e sicurezza. Ma è al centro della difesa che si erge pilastro della squadra, prima in coabitazione con Smalling; poi anche nella linea a tre, alla destra dell’inglese con Ibañez suo omologo dalla parte opposta.
Il terzetto conquista José Mourinho, che ne fa l’architrave della fase difensiva, andando a vincere una coppa europea che da queste parti manca da 61 anni. Mancini sembra l’estensione sul campo dello Special One, del quale incarna le caratteristiche migliori: grinta, malizia, spasmodica voglia di vincere. Diventa vice-capitano, ma leader lo è già da tempo. Comincia anche a diventare decisivo come attaccante aggiunto: sigla diversi gol pesanti (uno con lo stesso Genoa che ne aveva bagnato il debutto, nell’1-0 casalingo del 7 marzo 2021), fino alle due firme nei quarti di Europa League col Milan, che di fatto schiudono le porte alle semifinali e alla rete che regala il trionfo nell’unico derby disputato - e vinto - da De Rossi in panchina. L’esultanza finale passa alla storia e conquista definitivamente i cuori dei romanisti, già legatissimi al numero 23. Pagine luminose della storia d’amore fra la Roma e Mancio. Da scrivere ancora a lungo.
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