Udinese-Roma, l’amore vietato
Il Prefetto di Udine esegue secondo indicazioni del Casms e vieta la trasferta ai tifosi romanisti. Pronto il ricorso, c’è fiducia
Come da procedura. A qualche giorno dalla determinazione del Casms (Comitato di analisi sulla sicurezza delle manifestazioni sportive), la Prefettura di Udine ha eseguito, pur con qualche ora di ritardo e dopo attente valutazioni e mal di pancia interni tra le varie componenti delle forze dell’ordine, non in totale accordo sulla questione. In vista di Udinese-Roma, del 26 gennaio, la società friulana potrà vendere biglietti per il settore ospiti soltanto ai non residenti nella nostra regione, come già accaduto in Bologna-Roma di domenica scorsa. La Roma da sola, per punizione non si sa bene di cosa.
Bisogna ricordare, infatti, che la natura del provvedimento è assolutamente punitiva e non preventiva, come spetterebbe all’organo dell’Onms di cui il Casms fa parte. Anche perché di preventivo, nel vietare il viaggio al seguito della propria passione ai tifosi della Roma al Bluenergy Stadium, non c’è proprio niente, checché ne dica il Prefetto di Udine nella sua nota: «L’incontro è connotato da elevati profili di rischio». Le due tifoserie, seppur non gemellate, sono piuttosto amiche da tempo ormai. Ma anche la natura “sanzionatoria” traballa, perché riferita a presunti fatti di violenza di un derby che, secondo quanto riportato dalla Questura di Roma, si è concluso con un Daspo, emesso per altro nei confronti di un tifoso laziale.
Tant’è, il dado è tratto e la Roma, ad Udine, sarà da sola. Forse. Già, perché la speranza di ribaltare la decisione del Prefetto ricorrendo al Tar c’è e nei prossimi giorni potrà prendere forma. Magari proprio con un’azione da dentro Trigoria, dove ieri hanno registrato la notizia con lo stesso stupore manifestato da Ranieri in conferenza stampa: «Mi dispiace. I tifosi sono importanti e giochiamo per loro. Il tifo è la cosa più bella che ci possa essere, la società farà i passi che riterrà opportuni, sperando che la Questura possa permettere di mandarli ad Udine». Sono ore di riflessione e di analisi di ogni aspetto legale in società, dove già la determinazione del Casms di qualche giorno fa aveva creato malumore.
Nel frattempo, su un binario parallelo, potrebbero muoversi i tifosi, con l’avvocato Lorenzo Contucci che, se supportato, è pronto a fare dei passi in avanti per tentare la riapertura della trasferta. Anche l’Udinese potrebbe giocare la sua parte, come fatto dal Monza qualche giorno fa, col ricorso presentato e vinto contro il divieto ai tifosi toscani di seguire la Viola in Monza-Fiorentina. Il freschissimo precedente, in questo senso, lascia aperto uno spiraglio di fiducia, ma inutile gettarsi in avanti con previsioni.
Per il momento c’è solo da attestare un’altra incomprensibile decisione. L’amore vietato.
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