Trasferte vietate, un grande errore: il comunicato dell'A.I.R.C
Dopo la decisione di vietare ai tifosi romanisti la trasferta di Bologna è arrivato il commento dell' firmato dell'Associazione Italiana Roma Club
Dopo la decisione di vietare ai tifosi romanisti la trasferta di Bologna è arrivato un comunicato firmato dall'A.I.R.C (Associazione Italiana Roma Club).
"Prevenzione o repressione? Il confine inizia ad essere molto labile. Non a caso la decisione del CASMS viene contestata da più parti, poiché un conto è preoccuparsi di partite fortemente a rischio e solitamente si sa quali sono, altra cosa è vietare genericamente le trasferte di Bologna e Udine per i tifosi giallorossi, senza adeguate motivazioni, peraltro con la tifoseria dell'Udinese esiste anche una sorta di gemellaggio quindi è una delle partit più tranquille che ci siano nel nostro campionato. Il tutto poi scaturirebbe da quei pochi e ribadiamo fortunatamente pochi, episodi di tensione che si sono verificati prima del derby Roma-Lazio. Conosciamo tutti la storia e sinceramente quanto accaduto non è stato condiviso dalla stragrande maggioranza dei tifosi romanisti e laziali anche perché gli episodi hanno coinvolto una piccolissima parte dell'area intorno allo stadio. A questo punto sorge spontanea anche un'altra domanda, sapendo che il derby è una partita a rischio perché questa volta si è deciso di rigiocarla di sera? Ovviamente la poca visibilità contribuisce a creare una situazione di insicurezza ma evidentemente hanno prevalso altri ragionamenti altrimenti non ci sarebbe più nessuna differenza tra chi si comporta bene e chi si comporta male, visto che decisioni del genere colpiscono tutti indiscriminatamente e soprattutto rappresentano una limitazione della libertà di movimento e anche di poter assistere ad un evento da parte di qualsiasi cittadino. Ci auguriamo che l'autorità riflettano, perché non si può gestire l'ordine pubblico con divieti preventivi facendo un processo alle intenzioni. Le responsabilità sono individuali e spetta alle autorità garantire il diritto alla stragrande maggioranza dei tifosi di poter assistere ad un evento sportivo in sicurezza e tranquillità ma la strada non può essere il divieto a priori. Ci auguriamo che questo provvedimento possa essere revocato perché sarebbe un provvedimento contro tantissimi tifosi, ossia la maggioranza dei tifosi che vivono le partite come un evento di amore e passione per la propria squadra. Il Centro Coordinamento A. I. R. C."
© RIPRODUZIONE RISERVATA