AS Roma

A Bologna senza tifosi, a Udine pure: vietate due trasferte ai romanisti

Un altro provvedimento dopo Napoli e Como. Richieste inviate alle prefetture delle due città, c'è l'ok ai sostenitori al di fuori della regione

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
10 Gennaio 2025 - 06:00

L’amore negato. Dopo quelle a Napoli e Como, i tifosi della Roma non potranno viaggiare al fianco della loro passione per le trasferte di Bologna e Udine, con un bilancio che sale a quattro gare esterne su undici - in campionato - senza il supporto della propria gente. Questa la controversa decisione presa dal Casms - Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive - e trasferita alle Prefetture di Bologna e Udine nella giornata di ieri.

Un provvedimento, si apprende, di natura esclusivamente sanzionatoria nei confronti della tifoseria romanista, con la stessa misura presa per i tifosi della Lazio, che non potranno viaggiare verso Verona e Cagliari nel prossimo mese. Già la natura di questo provvedimento manifesta la prima incongruenza, visto che il Casms dovrebbe arrivare a tali divieti solo in via preventiva - come fa da anni, per esempio, in occasione dei Napoli-Roma o Roma-Napoli - ma, per quanto con un esercizio di veggenza al Dall’Ara si potessero temere disordini, di certo Udinese-Roma non può mai rientrare tra le gare a rischio, con le due tifoserie organizzate piuttosto vicine.

Decisione sanzionatoria, ok, ma per cosa? Le parti interessate fanno risalire il loro provvedimento alle azioni delle due tifoserie in occasione di Roma-Lazio 2-0 - sempre giusto ricordare anche il risultato -, di domenica scorsa, gara indicata già nei giorni precedenti all’incontro, come prova di maturità per i tifosi di Roma e Lazio. Lo sguardo del Comitato, insomma, era puntato sulle vie della Capitale, ma cosa è accaduto per arrivare a tale decisione? Poco o nulla, in realtà. L’unica disposizione è stata un Daspo emesso nei confronti di un tifoso laziale, a cui è stato sequestrato nei pressi dell’Olimpico un cacciavite. Per il resto, nessun contatto tra le tifoserie, grazie ovviamente alle misure preventive messe in atto dalla Questura, con i tanti agenti al lavoro già dalla mattina, che hanno sequestrato coltelli, bastoni e bombe carta. Proprio l’esplosione di una di queste aveva portato all’incendio di una macchina all’altezza del Ponte Duca D’Aosta. La stessa Questura, nella serata di domenica, mentre in campo era in corso la sfida poi vinta dalla Roma, aveva diramato un comunicato stampa che recitava: «Le fasi dell’afflusso sono state seguite da un imponente schieramento delle forze dell’ordine che hanno evitato ogni contatto o momento di tensione». E ancora: «Afflusso all’Olimpico terminato senza particolari criticità».

Eppure, per il Casms, l’esame di maturità non è stato superato. E la libertà di viaggio, tifo e amore, dei tifosi romanisti è stata negata. La Prefettura di Bologna ha già formalizzato il divieto per i tifosi non residenti nel Lazio e, almeno di clamorosi colpi di scena, lo stesso farà a breve quella di Udine. Per la gara del Dall’Ara, in programma dopodomani, già in 2.200 tifosi della Roma si erano assicurati un biglietto, organizzando ovviamente anche la trasferta con spostamenti ed eventuali pernottamenti. I tagliandi saranno rimborsati, con il Bologna che nelle prossime ore comunicherà le modalità, il resto no, la passione neanche. Per evitare tensioni, anche ai tifosi del Napoli basket - impegnato domenica in Emilia per sfidare la Virtus Bologna - residenti in Campania è stata vietata la trasferta.

Da Trigoria filtra malumore per le determinazioni del Casms, ma il club attende di ricevere comunicazione formale e ufficiale per capire il da farsi. Non è da escludere un eventuale ricorso al Tar, magari per Udine, visti i tempi stretti per Bologna. A difesa della Roma e dei romanisti. Viva la Roma, viva la sua gente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI