AS Roma

La Roma che verrà

Antonello sarà il nuovo Ceo, presto l’annuncio. Balzaretti è già operativo, Cristante e Baldanzi verso la permanenza. Sunderland verso la chiusura per l’operazione Le Fée

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi - Iacopo Mirabella
09 Gennaio 2025 - 06:30

Qui si fa la Roma. Mentre Ranieri, sul campo, continua nella sua difficile missione - già a buon punto però - di dare una nuova forma alla squadra ereditata da Juric, i Friedkin fanno passi avanti per strutturare un organigramma dirigenziale piuttosto scarno. La prima mossa, in realtà, è stata già fatta, anche se non accompagnata da annunci social o di altro tipo. Federico Balzaretti, da qualche giorno, è a tutti gli effetti un dirigente della Roma. L’ex terzino ha fatto il suo rientro a Trigoria dopo la prima esperienza da calciatore e quella da manager ai tempi di Frederic Massara e lavora a stretto contatto con Florent Ghisolfi, con un particolare occhio alla gestione dei calciatori in prestito. Volendo considerare poi il doppio ruolo affidato a Sir Claudio, gli innesti tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 sono già due ma, per fortuna, non finisce qui.

Si è chiuso, infatti, il casting per ricoprire il ruolo di amministratore delegato, poltrona lasciata vuota lo scorso 22 settembre, giorno in cui Dan e Ryan avevano formalizzato il benservito a Lina Souloukou - anche se formalmente l’addio della greca è stato comunicato come frutto di dimissioni. Un vuoto di potere notevole, dato che Lina era di fatto la plenipotenziaria indicata dai Friedkin, con voce in capitolo su ogni area del club. Ecco, visti i precedenti, questa volta il suo successore non godrà di tale onnipotenza, ma sarà più che altro l’uomo dei conti, con possibile delega per il progetto dello stadio a Pietralata. Stiamo parlando di Alessandro Antonello.

Nato nel 1965 a Tradate, Antonello è pronto a diventare il nuovo Ceo della Roma e, nonostante a Trigoria si trincerino dietro i “no comment”, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’annuncio. Prima però, il dirigente lombardo dovrà formalizzare il suo divorzio dall’Inter, società per cui negli ultimi dieci anni - nel 2015 il suo arrivo ad Appiano Gentile dopo l’esperienza in Puma - ha ricoperto diversi ruoli: direttore finanziario, operativo, amministratore delegato e responsabile dell’area corporate. Per un certo periodo, Antonello è stato anche tra i consiglieri della Lega Serie A, ambiente in cui ormai si muove senza troppe difficoltà e dove, con ogni probabilità, rappresenterà la Roma d’ora in avanti.

Un terzo innesto italiano, dunque, dopo quelli di Ranieri e Balzaretti, chiaro segnale di cambiamento da parte dei Friedkin rispetto al recente passato - prima di loro, Dan e Ryan avevano scelto solo dirigenti stranieri. Di poltrone da occupare dentro Trigoria, ne mancano ancora. Come il direttore commerciale, con Wandell mai rimpiazzato dopo la sua cacciata a seguito del fattaccio della felpa azzurra. Rome wasn’t built in a day.  

Sguardo al futuro

Con uno sguardo rivolto alla scelta del nuovo Ceo e con uno rivolto al primo vero mercato di Florent Ghisolfi (in quello estivo c’era la forte partecipazione dell’ex Ceo Lina Souloukou). Il ds francese deve dimostrare ai Friedkin il suo reale valore e anche lui è sotto esame. Se solo poche settimane fa era stata annunciata una possibile rivoluzione della rosa, ora la società sembrerebbe aver fatto un passo indietro riguardo questa ipotesi. Cristante e Baldanzi sembravano poter essere due pedine sacrificabili, ma ora il loro destino sembrerebbe essere ancora a tinte giallorosse con la permanenza nella Capitale almeno fino a giugno. Il centrocampista è ancora un pezzo importante della rosa nonostante la titolarità indiscussa di Paredes e Koné in mezzo al campo con Pisilli come primo cambio, ma fino al termine della stagione Bryan sarà al fianco dei propri compagni a meno di clamorose offerte nelle prossime settimane. Stesso discorso anche per il classe 2003 che dopo un inizio difficile con Ranieri ora potrebbe trovare spazio. 

Chi invece ha la valigia pronta è Enzo Le Fée. Le prestazioni del francese e il poco utilizzo non hanno ripagato i 23 milioni spesi in estate e ora il suo addio è vicino. Dopo un iniziale interesse da parte del Betis è arrivato il forte inserimento del Sunderland. Gli inglesi vorrebbero portare Le Fée in Inghilterra e sarebbero pronti a chiudere l’operazione sulla base di un prestito con obbligo condizionato (fissato a 23 milioni) dall’eventuale promozione in Premier League nella prossima stagione. I due club sono pronti a chiudere l’operazione nelle prossime ore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI