AS Roma

Tra dubbi e speranze: il derby agli antipodi di Pellegrini e Pisilli

Il capitano, il cui futuro è incerto, va verso l'ennesima panchina. Niccolò invece spera di giocare la sua prima stracittadina partendo titolare

Lorenzo Pellegrini e Niccolò Pisilli

Lorenzo Pellegrini e Niccolò Pisilli (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
03 Gennaio 2025 - 17:06

Sembra passata una vita, invece sono trascorsi soltanto poco più di sei anni da quel 29 settembre 2018, data in cui Lorenzo Pellegrini giocò il suo primo derby. Subentrò dopo 36’ all’infortunato Javie Pastore e - tempo dieci minuti - segnò un gol di tacco sotto la Curva Nord che diede il vantaggio alla Roma, poi vittoriosa per 3-1. Da allora, Lorenzo ha disputato altri 10 derby, segnando di nuovo nel 3-0 del 20 marzo 2022, con uno splendido calcio di punizione all’incrocio dei pali. Ma oggi queste prodezze sembrano lontane anni-luce: il capitano giallorosso sta vivendo ormai da mesi un periodo molto difficile, a livello psicologico e - di conseguenza - anche a livello calcistico. «Lorenzo si carica tutti i problemi», ha detto ieri Ranieri in conferenza stampa, precisando che i motivi delle sue recenti esclusioni sono solamente in relazione alla condizione psicologica del numero 7. Mai come oggi il futuro di Pellegrini nella Roma appare incerto: da quando è tornato alla guida della Roma, Ranieri, lo ha spesso tenuto in panchina per proteggerlo e permettergli di liberarsi la mente. Soltanto 211 i minuti disputati dal centrocampista con il tecnico testaccino, che però spera ancora di poterlo recuperare, battendo sul tasto di un feeling forte e che non verrà mai a mancare. Ma, al netto del feeling, ci sono poi le prestazioni: in tal senso, ci sono molti calciatori che in questo momento appaiono più in forma del capitano.

Tra questi un altro romano, Niccolò Pisilli, che domenica vivrà il primo derby della sua carriera da protagonista, e spera di farlo da titolare. Ranieri contro il Parma gli ha preferito El Shaarawy, ma a San Siro contro il Milan lo ha rimesso dentro, nel cuore del campo, per beneficiare del suo consueto apporto sia in fase offensiva, sia in fase difensiva. I suoi inserimenti senza palla in area avversaria, il suo dinamismo e la sua capacità di aggredire il portatore di palla avversario sono tutte caratteristiche che possono mettere in difficoltà la Lazio, una squadra rapida e che gioca a memoria. In tal senso, mettere il ventenne come mezzala al fianco di Paredes e Koné potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata. Ranieri, che ha vinto uno dei suoi 4 derby con la Roma sostituendo all’intervallo i romani Totti e De Rossi, valuta il da farsi. Quel che è certo è che Pellegrini e Pisilli arrivano a questa stracittadina con stati animo molto diversi, se non opposti: da una parte la frustrazione e i dubbi, dall’altra l’entusiasmo e la voglia di continuare a stupire. Ma siamo pronti a scommettere che per entrambi, al netto di tutto, conti soltanto andare a prendersi la vittoria. Il resto si vedrà

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