Impallomeni: "Il derby è uno spartiacque. Futuro? Non si può decidere ora"
L'ex calciatore giallorosso a Radio Romanista: "Paredes e Hummels sono monumenti, ma che cosa saranno il prossimo anno? All'Olimpico servirà una squadra senza paura"
Mancano ormai pochi giorni al derby della Capitale, sfida in cui la Roma cercherà di prevalere e di ottenere tre punti che sarebbero importantissimi per non mollare la presa e risalire in campionato, oltre che alzare il morale. Ne ha parlato anche Stefano Impallomeni su Radio Romanista, nel corso della trasmissione 'Primo Tempo'. Prima di tutto, però, l'ex giallorosso ha voluto esprimere il proprio parere sull'allenamento a porte aperte del 1º gennaio: "Credo che sia stata la cosa più giusta da fare. Diciamo che la Roma conta più di tutto, ma è altrettanto vero che contano le persone con cui si condivide quel sentimento. Senza i tifosi è diverso. Se non condividessimo il sentimento, che cosa sarebbe la Roma? È giusto aprire i cancelli. Poi un allenatore deve lavorare in maniera professionale e non può avere sempre i tifosi ad assistere all'allenamento, ma ogni tanto si può fare. Sotto questo punto di vista la tifoseria è incredibile. Nella nostra storia ci sono state sempre aperture: ricordo 5 anni fa oppure con Liedholm. Gli allenamenti vanno aperti indipendentemente dai risultati. Questa versione romanista targata Ranieri si sente più addosso. Ora bisogna vincere il derby".
Quindi il pensiero sulla sfida che la squadra di Ranieri sta per affrontare: "Va vinto alla grande. Questo conta tanto. Potrebbe essere lo spartiacque. La Roma non ha mai vinto una partita importante in questa stagione. Serve una bella vittoria per ripartire, altrimenti non si esce più da questa situazione. Anche col pareggio si parlerebbe dei limiti della squadra. Un largo successo può aumentare gli stimoli, la consapevolezza, anche in Europa. Serve vincere con convinzione. La classifica non cambierebbe, bisogna fare il campionato per le coppe e cercare di spingere nel girone di ritorno". E poi il parere sulle parole di elogio del tecnico nei confronti della squadra: "Alla Roma tutti forti? Non sono d'accordo. Se la Roma fosse forte non sarebbe in quella posizione. Perché abbiamo 20 punti?".
Dopodiché, Impallomeni ha parlato del nuovo allenatore e della possibilità di vedere ancora Ranieri in panchina: "C'è questa possibilità. Siamo in un momento particolare. Va capito prima il campionato che farà la Roma. Se faremo 40 punti nel girone di ritorno parleremo di una squadra competitiva. Come si fa a decidere adesso il futuro? Anche se si ha qualche pensiero, le partite vanno giocate. Ranieri è allenatore e direttore tecnico al tempo stesso. Lui parla di Paredes come un monumento, ma che cosa sarà il prossimo anno? Il prossimo anno siamo certi che Hummels e Paredes saranno quelli di quest'anno? Hummels è un fenomeno, ma ha l'età".
E sugli avversari: "Entrambe le squadre hanno bravi allenatori, sarà una bella sfida. La Roma deve entrare in campo senza paura e deve stare attenta agli spazi che la Lazio le concederà. Nelle transizioni sono molto forti, mi aspetto una squadra sulla falsariga della partita contro l'Atalanta: lì mi è piaciuto molto il modo in cui la squadra era messa in campo".
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