Alé Alexis: è un’altra Roma con Saelemaekers
Protagonista anche contro il Parma, l'esterno belga porta in dote qualità e quantità: assist, gol e copertura
Alexis ti mette le ali: il successo pre-natalizio della Roma sul Parma ci ha regalato l’ennesima prestazione da manuale di Alexis Saelemaekers, autore peraltro di un gol da cineteca. Il suo destro al volo, che ha fulminato sul primo palo un Suzuki non esente da colpe, deve aver commosso tutti coloro che - negli ultimi anni - pregavano di vedere la giocata che nel gergo viene definita “da quinto a quinto”: cross di un esterno a cercare il palo più lontano, dove c’è pronto a colpire l’esterno opposto. Una giocata che spesso si vede fare all’Inter o all’Atalanta, ma che i tifosi romanisti hanno potuto apprezzare ben di rado.
Ma il gol è frutto soprattutto del talento e dell’intelligenza di Saelemaekers, autentico protagonista delle ultime uscite romaniste: tra i più brillanti fin dal suo rientro in gruppo dopo l’infortunio al malleolo, il belga sta contribuendo a cambiare il volto della Roma. Certo, ciò che di buono comincia a intravedersi non è soltanto merito suo, ma l’ex milanista ha un ruolo centrale nella trasformazione di una squadra che, finalmente, riesce a trovare con maggiore facilità la via della rete. Nelle quattro gare da titolare che ha disputato di recente (Lecce, Como, Sampdoria e Parma) ha fatto mettere a referto due gol e un assist, oltre ad essersi procurato il rigore poi trasformato da Paredes contro il Parma.
Ma la sua importanza va al di là di questi dati, che pure contano tanto: il suo contributo è totale, e coinvolge anche la fase difensiva. Contro i gialloblù è stato schierato esterno destro, in una zona di campo che troppo spesso è stata il tallone d’Achille giallorosso: lui non solo ha compiuto 9 recuperi (migliore dei romanisti: Koné e Mancini, tanto per citare due giocatori, ne hanno effettuati 3 a testa), ma è stato protagonista anche in fase di possesso. La squadra fa affidamento su di lui, come testimoniano i 76 palloni giocati: soltanto Paredes (100), Ndicka (83) e Dybala (82) hanno fatto meglio; e il fatto che i compagni si appoggino spesso su Saelemaekers dimostra la fiducia che ripongono in lui.
Duttilità
Altro aspetto che lo rende imprescindibile è la capacità di ricoprire più ruoli: contro Lecce e Como ha fatto il trequartista assieme a El Shaarawy, domenica pomeriggio invece l’esterno destro a tutta fascia (ruolo nel quale ha detto di trovarsi molto bene); ma, nascendo ala pura, permette un’eventuale assetto 4-3-3 o 4-2-3-1. Insomma, dove lo metti, sta. A prescindere dal ruolo, Alexis garantisce sempre la sua dose di dinamismo, generosità, sacrificio e qualità nelle giocate: guai infatti a considerarlo un semplice “soldatino”; gol come quello al Parma testimoniano un tasso tecnico importante, oltre a un fiuto del gol che sembra migliorare rispetto alle passate stagioni. Inoltre, il 25enne si è ben inserito fin da subito, dimostrando di saper fare gruppo.
Tutte caratteristiche, queste, che fanno molto comodo a Ranieri in vista della seconda parte della stagione. Tra cinque giorni Saele torna a San Siro, per sfidare il Milan che detiene il suo cartellino, e che nel contratto ha inserito un’opzione per il rinnovo in estate. Più in là le due società dovranno sedersi a trattare, ma prima c’è da pensare al campo. La strada è lunga, ma con un Alexis così c’è la speranza di risalire in classsifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA