Saelemaekers risorsa duttile: adesso è un jolly per Ranieri
Passato il lungo infortunio, il numero 56 della Roma cerca continuità. Sa incidere da esterno a tutta fascia o sulla trequarti. Contro la Samp il 1° assist
«I cross per Dovbyk sono necessari». L’ha detto il tecnico Claudio Ranieri nella conferenza stampa, dopo che l’ucraino contro la Samp proprio sfruttando due cross si è sbloccato con la doppietta e ha messo la Roma in discesa verso i quarti di finale. Su entrambi i palloni messi in mezzo c’è la firma di Alexis Saelemaekers, il primo è un assist propriamente detto dopo una sovrapposizione veloce sulla destra premiata da Baldanzi, il secondo non è andato a referto come tale ma la difficoltà della difesa blucerchiata nel mettere fuori il pallone è anche figlia della qualità del gesto tecnico del belga. In merito ai cross Ranieri ha aggiunto che «non conta da quale ruolo, l’importante è che sugli esterni arrivino giocatori che li sanno fare», ecco, Saelemaekers sa farli ed è una caratteristica che nella Roma degli ultimi anni è appartenuta a pochi. In termini di gol e assist i numeri non testimoniano ancora a pieno l’importanza del suo lavoro, sebbene sia sempre al di sopra almeno dell’80% di passaggi riusciti (solo col Tottenham 10 su 13, il 77%) da quando è rientrato dall’infortunio. Quella frattura al malleolo che l’ha tenuto fuori per due mesi ritardandone la partenza della stagione e causando un’assenza che la Roma ha accusato ancor prima di poter contare a pieno su di lui. Era intenzionato a farlo De Rossi che appena lo ha avuto in prestito dal Milan (dove Alexis ha debuttato in questo campionato alla prima giornata) lo ha schierato sia a Torino contro la Juve che a Genova, ma a Marassi è arrivato lo stop, sul campo del belga e, malauguratamente, sulla panchina per DDR. Il numero 56 ha saltato tutto il periodo Juric e si è rivisto con Ranieri, che non ha esitato a impiegarlo sia nella coppia di trequartisti alle spalle di Dybala da falso nove (come col Lecce, gara della sua prima gioia romanista), o da esterno di centrocampo con anche compiti più difensivi contro la Samp.
Il classe ‘99 da tutta la carriera ha la qualità di sapere sfruttare le proprie caratteristiche quasi indipendentemente dal ruolo, particolarità figlia del lavoro nel settore giovanile dell’Anderlecht in cui è cresciuto. In giallorosso, se messo più vicino alla porta sa rendersi pericoloso per segnare, se allargato sull’esterno riesce a mettere in mezzo palloni interessanti. Elemento importante del Bologna da Champions di Thiago Motta, anche lo scorso anno ha saltato le prime giornate di campionato per infortunio (solo 5, a fronte delle 9 saltate qui), ma il suo primo gol lo ha trovato solo a febbraio e da attaccante a sinistra. Alla Roma, nonostante il lungo ko si è già sbloccato e ora da vera e propria risorsa “jolly” cerca continuità.
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