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Punte a capo: Roma, riecco i gol dall’attacco

Dovbyk fa doppietta dopo un mese e mezzo di digiuno. Ranieri lo vuole insieme a Dybala col Parma

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
20 Dicembre 2024 - 06:00

«Se hai un portiere che para e un centravanti che segna...». Il calcio cambia e si evolve, ma il vecchio adagio di Nereo Rocco, anche nella sua semplicità raccoglie un’intramontabile verità. La Roma il portiere che para, da poco meno di un anno, ce l’ha - era a disposizione anche prima, a dire il vero, ma faceva la panchina a Rui Patricio - e, visto l’investimento fatto in estate, si spera anche il centravanti che segna. Intanto, l’altro ieri, Artem Dovbyk è tornato a farlo, con la sua doppietta alla Sampdoria che ha indirizzato già nei primi minuti l’andamento dell’ottavo di finale di Coppa Italia.

C’è da premettere ad ogni altra considerazione il valore, o forse è il caso di parlare dei limiti, di un’avversaria in crisi nera, al terzo allenatore stagionale - come la Roma d’altronde - e che ad oggi è più vicina allo sprofondare in Serie C piuttosto che al risalire dal purgatorio verso il paradiso della A. Ma i due sigilli dell’ucraino, arrivato in estate con il premio di Pichichi dell’ultima Liga - 24 i gol col Girona nello scorso campionato - e i 40 milioni investiti dalla Roma per portarlo nella Capitale come biglietto da visita, rappresentano comunque una notizia.

Già, perché Artem era a secco di gol da un mese e mezzo: l’ultima gioia personale, prima della zampata su cross di Saelemaekers che ha sbloccato il risultato di Roma-Samp al nono minuto di gioco, era arrivata al Bentegodi, contro il Verona, lo scorso 3 novembre. All’assenza di reti, si erano aggiunte poi nel corso delle settimane le problematiche fisiche - legate soprattutto alle condizioni dell’articolazione del suo ginocchio - portando un po’ tutti a farsi domande sulla bontà dell’acquisto fatto in estate. Dopo qualche partita trascorsa da spettatore, con Ranieri che nel frattempo sperimentava a fortune alterne il tridente leggero con Dybala centravanti, Dovbyk ha saputo cogliere in pieno l’occasione concessagli dal tecnico e la poca resistenza opposta dall’avversario.

Artem, ma non solo. Contro i blucerchiati di Semplici, all’Olimpico, sono arrivati anche gli squilli di Baldanzi e Shomurodov, che di Dovbyk è l’unica riserva da inizio campionato. Tre attaccanti a segno nel giro di 90 minuti dopo che, nelle prime sei uscite romaniste sotto la guida di Sir Claudio, nessuna delle punte era mai riuscita ad iscrivere il proprio nome al tabellino.

Un attacco ritrovato, che Ranieri ha intenzione di sfruttare. Il tecnico, che alle 13 parla in conferenza stampa in vista di Roma-Parma, punterà ancora su Dovbyk titolare, per la delicata sfida di domenica all’Olimpico. C’è da capire se, insieme ad Artem, davanti tornerà anche Dybala, che nelle ultime uscite è sempre stato impiegato nel tridente leggero. Una Roma però che vuole ritrovare - o forse sarebbe meglio dire trovare, visto l’andamento da inizio stagione - un minimo di continuità di risultati, non può prescindere dal suo calciatore più tecnico - Paulo - e dal suo centravanti - Artem.
In vista di gennaio, intanto, Ghisolfi e Ranieri studiano come migliorare la squadra. Tra gli investimenti preventivati anche quello di una punta, che possa giocare con o al posto di Dovbyk. Il gol con la Samp di Shomurodov, insomma, non basta, servirà altro lì davanti.

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