Roma, solo 12 gol dall'attacco in Serie A: meno di Como, Verona e Udinese

Dodici gol in sedici giornate: è questo il bottino fatto registrare in campionato dal reparto offensivo romanista. Un dato inquietante, quello della difficoltà in attacco, comune sia a De Rossi, sia a Juric, sia a Ranieri. Nonostante gli importanti investimenti effettuati per portare a Roma Dovbyk e Soulé, nonostante la presenza di Dybala e Baldanzi, la squadra giallorossa sta avendo uno dei peggiori reparti offensivi per rendimento in questa Serie A. Il tutto, del resto, è testimoniato dalle sole 18 reti complessive in 16 turni (21 in meno rispetto all'Atalanta capolista, una in meno dell'Udinese): le difficoltà sotto porta, dunque, non riguardano soltanto gli attaccanti, ma l'intera squadra, che pure in Europa League viaggia più o meno alla stessa media (8 gol in 6 gare).

I numeri dell'attacco

Al primo posto, per gol realizzati in campionato, Artem Dovbyk: 4 i centri del centravanti ucraino (6 considerando anche l'Europa League); dietro di lui, Dybala ed El Shaarawy, con 2 reti ciascuno. A quota 1 troviamo invece Saelemakers, Soulé, Baldanzi e Shomurodov. Tutto qui, l'apporto realizzativo di un reparto che in estate - secondo proprietà e dirigenza - veniva ritenuto adeguato per cercare di tornare in Champions League. Invece, dopo 16 turni, ha prodotto un gol in meno rispetto all'attacco del Como, che con i sigilli di Gabrielloni e Paz contro di noi è salito a quota 13. Stessa cifra dei lariani anche per Verona, Udinese e Parma. Squadre che, con tutto il rispetto, si affidano a Belotti e Cutrone, Tengstedt e Sarr, Lucca e Thauvin, Bonny e Man. 

Il solo Retegui, capocannoniere di questa Serie A con 12 reti, ha segnato quanto l'intero reparto offensivo giallorosso. Ma se i 39 gol complessivi dell'Atalanta in campionato appaiono come un miraggio irraggiungibile, i tifosi meritano quantomeno una squadra che sappia fare più gol di Bologna, Parma, Verona e Udinese: non sembra poi questa gran richiesta.