Crisi Roma, nessuno è al sicuro: i "senatori" ora rischiano
La sconfitta contro il Como è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso nella visione dei Friedkin: occorre metter mano alla rosa, scelte importanti in arrivo
Nessun dorma perché da ieri sera nessuno è più al sicuro. La fredda e amara notte del Sinigaglia di Como rischia di esser stata la pietra tombale sulla Roma che abbiamo conosciuto nelle ultime stagioni perché per la famiglia Friedkin c'è un "male" da estirpare senza indugiare o perdere altro tempo: cambiare, vendere e rinnovare per allontanare una mentalità sbagliata che si è ormai consolidata all'interno dello spogliatoio giallorosso. Sampdoria, Parma e Milan, prima di chiudere il 2024 e affacciarsi all'anno nuovo, con il mercato di gennaio ormai alle porte. E all'interno della prossima finestra di trasferimenti la squadra può sensibilmente cambiare volto.
Tra malumori e contratti pesanti
Situazioni diverse tra loro, tra contratti che viaggiano verso la scadenza e altri molto pesanti dal punto di vista economico, l'input arrivato dai Friedkin è stato molto chiaro: tutti sul banco degli imputati, nessuno escluso. E quindi ogni singola situazione verrà analizzata con grande attenzione.
Senza dubbio non ci saranno cambiamenti nel reparto arretrato, anzi Ranieri avrà bisogno di un centrale in più se l'intenzione tattica sarà quella di rimanere a difendere a tre: il nome di Di Cesare del Racing è già uscito, non è l'unico monitorato. Sugli esterni invece si deve lavorare e molto: per Sangaré e Dahl si valuterà l'ipotesi del prestito (il giovane spagnolo piace al Valencia, per lo svedese il Djurgadens ha mosso timidi passi per riaccoglierlo) mentre è in bilico la posizione di Celik, con scadenza contrattuale fissata a giugno 2026.
In mediana verranno fatte profonde valutazioni sulle situazioni di Le Fée, Cristante e Pellegrini, gli ultimi due stanno vivendo il momento più delicato da quando vestono la maglia giallorossa. Un loro addio, un tempo impensabile, può essere scenario invece molto reale e da tenere in grande considerazione. Su Paredes, invece, tanto dipenderà dal nuovo allenatore: sarà in caso lui a dare input di offrire il prolungamento di contratto, ricordando comunque che un'opzione di rinnovo è già presente nel contratto al raggiungimento del 50% delle presenze stagionli (da almeno 45 minui) e dal piazzamento in Europa della Roma. Il centrocampo del presente e del futuro ripartirà da Koné e Pisilli.
Nel reparto offensivo, inutile girarci attorno, le valutazioni più approfondite andranno nella direzione di Dybala. Da una parte il giocatore più forte della rosa, dall'altra un costo a bilancio che continua a spaventare dentro Trigoria. La Joya non sta rendendo come i suoi altissimi standard ci hanno abituato e il suo addio sembrava ad un passo già in estate. Potrà la Roma in caso fare a meno del suo talento per uscire dalle sabbie mobili di questa stagione? Di certo Ranieri attende un rinforzo in attacco. Dovbyk sta facendo fatica, serve un'alternativa all'altezza ma forse concettualmente qualcosa in più. Beto dell'Everton è stato già proposto.
Tanti possibili partenze, alcune in prestito, altre a titolo definitivo, alcune indolori e altre pesantissime, con 4-5 innesti necessari per tornare a competere e salvare la stagione. Sampdoria, Parma e Milan poi il via alla rivoluzione.
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