Bella m’appari, torna la simbiosi: la Roma e la sua gente di nuovo insieme
Pellegrini cancella il ricordo dei fischi ed esce tra gli applausi. La Sud scandisce i ritmi di un’altra notte europea
Sotto un manto di stelle, Roma bella m’appare. Cantava così, tanti anni fa Gabriella Ferri, citata tempo più tardi dalla Sud in un Roma-Barcellona 3-0 del 2002. Non ci sarà il fascino della Champions League o di avversari così blasonati, ma la felice serata che porta la Roma a battere per 3 a 0 il Braga ha il meraviglioso sapore di notti europee, quelle che tante volte negli ultimi anni ci hanno fatto sognare.
La fredda serata di metà dicembre è scaldata dall’affetto dei 59.085 spettatori, tra cui i circa 500 portoghesi che, lontani 1.730 chilometri da casa, provano a farsi sentire con i loro tamburi e vedere con la coreografia d’inizio partita. La gara in campo scorre accompagnata da un ormai insolita normalità, che speriamo possa essersi ritrovata definitivamente - ancora presto per dirlo, ma i segnali sono positivi. La Roma segna al 10’ col suo Capitano, applaudito nel prepartita - i fischi un incubo da dimenticare - e osannato dopo la rete da tutto lo stadio, con Pellegrini a ringraziare, dopo Ranieri, la Curva. Perché nel bene e nel male, il Capitano rimane tale, ma anche la Sud, nel bene e nel male, è rimasta al suo fianco. Il primo tempo si gioca ad una metà campo, col Braga che riesce ad arrivare all’intervallo sotto soltanto uno a zero grazie a traverse, deviazioni e il nostro poco cinismo a salvarli. La squadra in campo attacca, trascinando la Sud che a sua volta la sostiene, come nell’ordine naturale delle cose. Forte s’alza il coro: «Forza Roma attacca senza tregua, conquista la vittoria, orgoglio sei di questa città», ripescato da un paio di partite dall’archivio della memoria.
Inizia il secondo tempo, ma il copione non cambia, sugli spalti come in campo. La Roma domina e raddoppia immediatamente con il primo gol di Saud, sotto la Sud. Poi segna anche Mancini, in fuorigioco, e ci divoriamo occasioni a manciate, ma la Roma gioca bene e la cura Ranieri dà i suoi frutti. Lo stadio se ne rende conto e torna ad essere un tutt’uno con la squadra, in ogni suo elemento. Il Braga rimane in dieci e Pellegrini esce tra gli applausi, nell’immagine che forse da sola racconta di un ritorno alla normalità. La Roma e la sua gente a urlare per lei. È solamente amore ed unità per noi. Nel recupero Hermoso mette anche il punto esclamativo e in Sud parte la sciarpata sulle note di: «La nostra fede mai morrà...». Forza Roma vinci ancor.
Mi ritorni in mente, bella come sei. Pellegrini che segna su assist di Zalewski, come a Leicester. La Sud che canta «se i tuoi colori sventolo...», colonna sonora della magnifica cavalcata che nel 2022 ci portò fino alla gloria manifesta di Tirana. Il tutto durante la gara di una coppa il cui destino è ancora tutto da scrivere e, soprattutto dopo il risultato di ieri, lascia ogni scenario aperto. L’Europa è casa nostra, da anni, forse serviva questa gara per ricordarlo prima di tutto a noi stessi. Senza voli pindarici, che comunque restano belli quanto romanisti, ma con un briciolo di consapevolezza ritrovata. «I brividi mi vengono».
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