Saelemaekers-El Shaarawy e la Roma s’accende
Con loro sulla trequarti attacco più dinamico e imprevedibile: formano una coppia duttile e generosa. Entrambi sono ali naturali, ma sanno ricoprire più ruoli
Nella gara che ha visto Dybala muoversi da falso centravanti a causa degli acciacchi di Dovbyk, hanno brillato i due trequartisti alle spalle della Joya: domenica, nel 4-1 sul Lecce, Alexis Saelemaekers e Stephan El Shaarawy hanno dimostrato di poter essere due armi preziosissime a disposizione di Claudio Ranieri nel prosieguo della stagione. Accomunati dal passato milanista, il Faraone e il belga sono stati sempre nel vivo del gioco, pur ricoprendo una posizione che non è esattamente la loro prediletta: entrambi sono delle ali naturali – sinistra Stephan, destra Alexis – che all’occorrenza hanno fatto anche gli esterni di centrocampo, e in tal senso si dimostrano duttili e sempre pronti al sacrificio.
Stephan rifinitore
Partiamo dal Faraone: due assist vincenti contro il Lecce (uno proprio per l’1-0 di Saelemaekers), tre passaggi chiave e una percentuale di passaggi riusciti del 100% gli sono valsi il premio di migliore in campo. Ranieri lo ha riavvicinato un po’ alla porta, accentrandolo, e i risultati si sono visti: ritrovata la migliore condizione – quella che gli era mancata in avvio di stagione – El Shaarawy sta dimostrando la sua consueta affidabilità; rientra a coprire ed è pronto a ripartire in velocità quando l’azione passa da difensiva a offensiva. E, nonostante abbia da poco spento le 32 candeline, sta mettendo in mostra una freschezza e un dinamismo invidiabili.
Sono proprio queste le caratteristiche che condivide con Saelemaekers: i due sono rapidi, puntano gli avversari, sono abili nel dribbling e nell’uno-contro-uno, sanno galoppare sull’esterno e al tempo stesso non disdegnano di accentrarsi e di inserirsi nel cuore dell’area avversaria. Se finora l’attacco romanista era risultato macchinoso ed estremamente prevedibile, avere due “frecce” come loro all’arco romanista garantisce quel cambio di passo e quell’imprevedibilità mancati in questi primi, travagliati mesi.
Alexis finalizzatore
Non soltanto il primo gol in maglia giallorossa: la zampata che ha sbloccato l’incontro col Lecce dopo 13’ non è casuale, se si tiene conto che Saelemaekers è stato il calciatore che ha effettuato più tiri (4, di cui 2 nello specchio della porta). Se a questo si aggiungono 36 palloni giocati, 19 passaggi (83% riusciti), un passaggio chiave e un dribbling riuscito, ci si rende conto di quanto Alexis abbia inciso, nell’ora scarsa in cui è stato in campo.
Il Faraone e Saele garantiscono quindi quantità e qualità, e possono all’occorrenza adattarsi in più ruoli: come detto, possono fare anche gli esterni di centrocampo, e su entrambe le fasce. Viste le rispettive prestazioni individuali contro il Lecce, sarà difficile per Ranieri rinunciare anche soltanto a uno dei due. Da qui in avanti Elsha e Alexis saranno preziose risorse a disposizione del tecnico.
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