AUDIO - Righetti: "Pellegrini? Forse Ranieri è in difficoltà nel tutelarlo"
L'ex calciatore giallorosso a Radio Romanista: "Non credo che l'allenatore voglia sperimentare contro il Lecce. Potrebbe sposare un 4-4-1-1"
Manca solo un giorno a Roma-Lecce. Sarà una partita importante per gli uomini di Claudio Ranieri, alla ricerca della vittoria per ripartire e allontanarsi dalle zone più basse della classifica. Ieri, a due giorni dalla gara, il tecnico ha parlato in conferenza e Ubaldo Righetti, nel corso della trasmissione 'Primo Tempo' di Radio Romanista, ha voluto commentare le dichiarazioni dell'allenatore romanista: "Ho visto un Ranieri riflessivo. L'ho sentito vicino rispetto ad alcuni concetti, ad esempio quando ha detto che tutte le prossime partite saranno complicate e che dicembre ci dirà chi siamo. Spesso non bisogna pensare contro chi si gioca, perché possono arrivare problematiche, insidie". E ancora: "Lui sta cercando di alleggerire la situazione e di recuperare giocatori come Pellegrini, Dovbyk, Dybala. Dice spesso che Paulo deve giocare, non pressare; e sicuramente questo viene riconosciuto nella squadra".
Ranieri ha anche parlato di Le Fée e Pellegrini: "Si è espresso su Le Fée come se fosse un ragazzo della Primavera che si è affacciato da poco in prima squadra. Ha anche detto che è un giocatore dalla metà campo in su. Per quanto riguarda Pellegrini, io penso che lui abbia grosse qualità dalla metà campo in su. Non lo vedo come un centrocampista box-to-box e credo che anche Pisilli non lo sia, l'unico è Koné e come struttura può esserlo anche Cristante". Poi una riflessione: "Mi metto dalla parte di Ranieri: può essere che sia in difficoltà nel tutelare Lorenzo? Io faccio fatica a capire...".
A chiudere, un pensiero sul probabile assetto tattico della Roma: "Una difesa a tre non garantisce sempre un assetto molto difensivo. Parlavamo già a inizio stagione del 4-2-3-1. Ranieri ha le conoscenze, ma non lo vedo così sofisticato per un sistema di gioco del genere. In questo momento forse è più orientato verso un discorso di certezze. Il modulo lo determinano i giocatori. Se non c'è Dovbyk sul fondo non è fondamentale crossare al centro dell'area. Mi sembra doveroso dire che anche con la difesa a tre la Roma ha avuto occasioni, senza concretizzarle. Non bisogna produrne 20 in una partita. Il sistema fa la differenza, ma compiti e funzioni sono un'altra cosa. Non sono contrario al 4-2-3-1; il discorso di costruzione, però, è un po' complesso. Ranieri non mi sembra un allenatore che ha voglia di sperimentare. Potrebbe sposare un 4-4-1-1, magari con una diagonale difensiva molto più stretta".
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