"Esatto. Ma i controlli ci sono e, soprattutto in Italia, sono giustamente severi.
Il caso Eriksen lo dimostra. Il mio augurio grande per Edo è che presto si capisca quello che è successo al suo fisico, le ragioni di questo malore così grave, che ha spaventato tutti. E che possa garantirgli di continuare a fare quello che sa fare benissimo: il calciatore. Ma serve pazienza. Con il tempo capirà il rischio che ha corso e quanto è bello svegliarsi e trovare intorno a te, non solo i medici che ti aiutano, ma l'affetto e l'amore di chi ti vuole bene".
AS Roma
Nela : "Io come Bove. Edoardo ora pensi a guarire"
L'ex calciatore ha parlato del malore accorso all'ex giallorosso: "Si è capito subito che fosse una cosa grave. Come per me ed Eriksen, l'intervento dei medici ha fatto la differenza"
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La Redazione
04 Dicembre 2024 - 09:43
Il malore accorso ad Edoardo Bove domenica ha fatto preoccupare tutti. Tutti hanno vissuto con forte apprensione il momento in cui il centrocampista della Fiorentina si è accasciato per terra, tra compagni, avversari, addetti ai lavori, tifosi (e non). Tra questi, anche qui quella situazione l'ha vissuta in prima persona, come Sebino Nela. Colpito da un arresto cardiaco mentre era in campo l'11 marzo 1984, l'ex calciatore giallorosso ha parlato del momento del giovane calciatore in un'intervista concessa al Corriere della Sera. Queste alcune delle sue parole:
Resta sempre lo sgomento quando un calciatore, un atleta super controllato, diventa improvvisamente così fragile da rischiare la vita.
Nela ha poi parlato di come abbia rivisto nell'infortunio di Bove, il suo:
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