Ranieri e la "promessa" non mantenuta su Angeliño
Il tecnico giallorosso si era espresso in maniera netta sulla collocazione in campo dello spagnolo. Ma possiamo perdonarlo, per il bene della Roma
«Sì, lo prometto». Quante volte l'avrete sentito dire o promesso anche a voi? Ma poi quante altre volte avete tenuto fede alla vostra promessa. E allora tana per il Mister. Si gioca, si fa per dire. Ma i tifosi della Roma, tanto meno la stampa, non hanno dimenticato le parole di Claudio Ranieri in quel 15 novembre nella conferenza stampa di presentazione. «Mister ci promette che non metterà più Angelino nei tre dietro?», la domanda del collega Luca Valdiserri. Secca la risposta del tecnico, eppure ieri sera il "giuramento" si è infranto, ma per buone ragioni, di sicuro non per "scelte tecniche".
Il cambio di Hummels infrange le promesse
Dopo il cambio di Hummels in Roma-Atalanta tutti pensavano che Ser Claudio optasse per la difesa a quattro e invece l'allenatore giallorosso ha lasciato il 3-5-2 arretrando Angelino come braccetto di sinistra, Mancini a destra e Ndicka nuovamente centrale di difesa. Un terzetto alla "Juric" ma che del tecnico croato non ha proprio niente, visto che in questo caso si è fatto di necessità virtù. «Abbiamo scelto questa soluzione», aveva affermato "Ivan il terribile" poco prima della sfida contro la Dinamo Kiev, «per sfruttare al meglio le sue capacità di gestione palla sotto pressione e la sua visione di gioco. Angelino ha dimostrato di avere un’ottima comprensione degli spazi e la sua presenza nel cuore del campo ci offre maggiore solidità sia in fase di costruzione che di transizione». Con Hermoso fermo ancora ai box e Cristante con poca benzina, adottare questa soluzione è sembrata la soluzione più logica anche per Ranieri.
Arrabbiati? Assolutamente no. Visto le ottime prestazioni che in questo momento il reparto difensivo sta offrendo, nonostante la ultime due sconfitte arrivate in casa. Infatti adesso, c'è un uomo in più come Mats che è finalmente entrato di diritto nelle turnazioni concedendo così al terzino spagnolo di tornarsi a prendere quella fascia sinistra dove tanto bene aveva fatto fin dall'inizio e dove i tifosi della Roma si aspettavano di vederlo ancora. Per adesso va benissimo chiudere un'occhio, basta che valga però sempre il principio "l'eccezione conferma la regola".
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