Dal Lecce al Parma: la Roma si gioca l'all-in prima di Natale
Le cinque gare da qui al 22 dicembre sono autentiche finali. Ne giocheremo quattro in casa, dove il sostegno di un pubblico immenso non manca mai
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La foto di squadra prima di Roma-Atalanta (GETTY IMAGES)
Lecce, Braga, Como, Sampdoria e Parma: sono le cinque sfide che attendono la Roma di Ranieri, quindicesima in classifica e a +2 sul terzultimo posto dopo la sconfitta di lunedì con l’Atalanta. Cinque sfide che - tra campionato, Europa League e Coppa Italia - sono decisive per le sorti dei giallorossi. Autentiche finali, sulla carta decisamente più abbordabili rispetto alle tre appena giocate, ma non per questo semplici. Anzi. L’imperativo è vincere, evitando di sottovalutare gli avversari, innanzitutto per riportare un po’ di tranquillità in campionato; poi, per continuare a sperare di proseguire il cammino in Europa e in una Coppa Italia che, ad oggi, appare l’unico obiettivo percorribile per un trofeo.
Di queste cinque finali, Mancini e compagni avranno l’opportunità di giocarne quattro in casa, con la spinta di un pubblico che soprattutto in questo momento buio sta dimostrando tutto il suo amore e il suo attaccamento. Lunedì sera, dopo la quarta sconfitta consecutiva, dagli spalti sono arrivati gli applausi, sottolineati anche da Ranieri nelle dichiarazioni del post-gara: «È stata una cosa molto bella: i tifosi hanno capito che abbiamo lottato». Del resto, è proprio nei momenti di maggiore difficoltà che i romanisti dimostrano di essere unici al mondo, e in queste settimane lo stanno dimostrando. Adesso, però, arriva il momento di ricambiare il loro supporto con i risultati: Lecce, Braga, Samp e Parma le affronteremo proprio all’Olimpico, e in tal senso avere un pubblico così caloroso - che incita e canta fino alla fine - può essere davvero un’arma in più. Deve esserlo, perché non c’è più tempo per recriminare o fare calcoli: vincere le prossime gare è l’unica maniera per regalare a quei tifosi un Natale - se non sereno - quanto meno privo di incubi. La classifica al momento è inguardabile (la peggiore dopo 14 giornate nell’era dei 3 punti a vittoria), ma vincere le prossime tre di campionato la renderebbe meno inquietante.
Con l’elmetto
Inutile nascondersi: serve rimboccarsi le maniche e affrontare i prossimi impegni con la fame e la cattiveria agonistica di chi deve togliersi dalle acque paludose del fondo classifica. Sabato arriva il Lecce, appaiato a 13 punti proprio alla Roma, ma reduce da 8 punti nelle ultime cinque partite (5 in più rispetto a quelli raccolti da Dybala e compagni). Da quando Giampaolo ha preso il posto di Gotti, i salentini hanno ottenuto una vittoria a Venezia e pareggiato in extremis contro la Juve, dimostrando di essere comunque una squadra viva. Seguirà il Braga il 12, e anche lì serviranno i 3 punti per mantenere il piazzamento che vale i playoff di Europa League. Quindi, il 15, l’unica trasferta, a Como: attualmente terzultimi con 11 punti, i lombardi sono reduci da due pari e tre sconfitte nelle ultime cinque gare; hanno segnato 14 gol, proprio come la Roma, ma subendone 6 in più (26) rispetto ai giallorossi.
Il 18 dicembre all’Olimpico arriverà la Sampdoria per gli ottavi di Coppa Italia. Quindi, di nuovo in casa, l’ultimo impegno prima di Natale: il Parma di Pecchia, che al momento ha due punti in più rispetto a noi. A seguire il calendario sarà di nuovo arduo: ci saranno il Milan a San Siro e il derby. L’obiettivo è quello di approfittare di questo mini-ciclo pre-natalizio per ridare un po’ d’ossigeno a tutto l’ambiente.
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