Qui si fa la Roma o si muore
Dopo la sconfitta all’esordio, Ranieri guida il gruppo verso Londra. Serve unità d’intenti per rialzarsi
Combattete per noi, ma pure per voi. Dopo la peggior partenza della nostra storia nell’era dei tre punti, i due cambi in panchina e l’esordio di Ranieri bagnato dalla sconfitta sul campo del Napoli capolista, la Roma è tornata ieri mattina a lavorare a Trigoria. Solita divisione in gruppi che caratterizza le sedute postpartita, con scarico per chi è sceso in campo da titolare al Maradona e lavoro sul campo per tutti gli altri. Sir Claudio ha ribadito alla squadra la sua cauta soddisfazione per la prestazione della squadra al cospetto della formazione di Conte, ponendo l’accento sulla determinazione e la voglia di combattere, senza però trascurare gli errori in serie che hanno portato al gol vittoria dell’ex Lukaku.
La voglia però ora non basta più, così come le parole di circostanza, pronunciate a turno da proprietà - con comunicati pittoreschi -, dirigenti - in attesa sempre dell’arrivo del nuovo Ceo, a oltre due mesi dalla cacciata di Lina Souloukou - e giocatori. Serve ottenere risultati in fretta, prima che la situazione precipiti ulteriormente, con le due classifiche di Serie A e Europa League che fanno male e preoccupano. Certo il calendario non aiuta. Dopo la trasferta sul campo del Napoli, il Ranieri-ter proseguirà con il viaggio a Londra, in casa del Tottenham, fresco del 4 a 0 rifilato al City di Guardiola a Manchester. Come se non bastasse, lunedì prossimo all’Olimpico arriverà l’Atalanta di Gasperini, con un bagaglio di 7 vittorie consecutive in campionato.
È il momento di compattarsi, come richiesto da Ranieri. Squadra, società - almeno nei suoi elementi presenti a Trigoria - e ambiente: l’unione d’intenti per il bene ultimo, che è sempre la Roma. Una Roma malata e ferita, da rialzare.
Di certo, non mancherà l’appoggio dei tifosi, che in circa 3.000 nelle prossime ore viaggeranno verso Londra, per colorare di giallorosso anche il Tottenham Hotspur Stadium - anche chiamato New White Hart Lane.
London counting
Con il ritorno degli impegni ravvicinati, sarà importante anche capire su quanti elementi potrà contare Sir Claudio. Ieri lavoro in gruppo per Dybala e Saelemaekers. Paulo sta bene e, dopo la manciata di minuti di Napoli, può giocare, ma il tecnico sceglierà di schierarlo titolare soltanto in una gara tra Tottenham e Atalanta. L’esterno belga, invece, migliora giorno dopo giorno e si è ormai messo alle spalle l’infortunio al malleolo rimediato a metà settembre. Ancora lavoro individuale, invece, per Hermoso. Il centrale, fermo per un problema muscolare dalla disastrosa trasferta di Firenze del 27 ottobre scorso, sembra costretto a dover allungare i tempi di recupero, con il suo reintegro che slitta almeno a Roma-Atalanta. Ne avrà ancora per qualche giorno Shomurodov, che proverà a tornare in gruppo settimana prossima dopo lo stop all’adduttore.
Con i cambi al Maradona, Ranieri ha fatto capire di voler contare su tutti - significativi gli ingressi di Hummels, Dahl e Abdulhamid, che hanno visto poco il campo fin qui. Nel postpartita però, Sir Claudio, ha detto come tocchi ai senatori dello spogliatoio - Pellegrini, Cristante e Mancini su tutti - caricarsi la squadra sulle spalle e tirarla fuori. Oneri e onori dei gradi conquistati a suon di presenze. Combattete per noi, ma pure per voi.
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