C'è la folla in mezzo al campo: Ranieri verso la difesa a 4, pronti Soulé ed Elsha
Hummels non è ancora al meglio, Hermoso ancora out dai convocati del tecnico giallorosso. C'è Dovbyk, Dybala fuori dall'undici titolare romanista
La prima Roma del Ranieri ter ripartirà dagli equilibri. Quelli persi nel passaggio da De Rossi a Juric. Fare le cose semplici, una dote che al tecnico testaccino viene riconosciuto da più parti, sarà l’input per questo primo ciclo terribile che la squadra giallorossa dovrà affrontare con il nuovo allenatore in panchina.
Con Hummels, che in questi primi mesi è stato un caso di “stato” ma apprezzato da Ranieri, non ancora al meglio e con Hermoso ancora infortunato (lo spagnolo non è partito per Napoli ed è fuori dalla lista dei convocati, insieme a Saelemaekers), si torna alla difesa a quattro. Un modo per mettersi quasi a specchio con il Napoli di Conte. Sì, quasi, perché la Roma al Maradona scenderà in campo con un sistema che scivolerà facilmente dal 433 di base e per le caratteristiche degli uomini scelti al 451 in fase di non possesso (con un po’ di sacrificio richiesto agli esterni alti). Blocco basso, ma non troppo. Non vorrà dire difesa a oltranza, perché la squadra di questa sera avrà anche tanta qualità da mettere al servizio dell’ucraino Dovbyk, che per ora ha recuperato dai guai al ginocchio e si è messo a disposizione.
Ecco la probabile formazione: davanti a Svilar ci saranno allora in difesa Celik, Mancini, Ndicka e Angeliño, in mezzo da destra verso sinistra Soulé, Koné, Cristante, Pellegrini e El Shaarawy dietro Dovbyk. Proprio all’unico argentino in campo (Dybala c’è ma, con pochi allenamenti pieni sulle gambe, va gestito) e al Faraone sarà chiesto un lavoro da elastici.
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