La Roma riparte dal Napoli di Conte: Ranieri cerca il miracolo
Non solo motivazioni: Claudio studia una chiave tattica. I bookmakers non danno troppe chances ai giallorossi: 1,70 la vittoria degli azzurri, 4,70 la sconfitta
Pensando (e attribuendo poteri) solo alle sue capacità di motivazione probabilmente si fa un torto a Claudio Ranieri. Lui, del resto, con la sua bonaria retorica romanista induce a pensare che il suo compito a Trigoria sia solo quello di normalizzare l’ambiente, abbassare la temperatura e attutire la pressione sui ragazzi che vanno in campo. In realtà, da furbone quale è, ha in mente anche un assetto tattico che possa mettere in difficoltà il suo amico Antonio Conte e regalare qualche inattesa soddisfazione (basti vedere le quote dei bookmakers che danno in grandissimo vantaggio il Napoli sulla Roma nel pronostico: 1,70 a 4,70) nella sfida che si giocherà al calar del sole nello stadio Maradona pieno di tifosi napoletani e purtroppo ancora privo di quelli romanisti (calcio d’inizio ore 18, telecronaca a scelta tra Sky e Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista). L’arte della difesa “propositiva” non è appannaggio di tutti gli allenatori “difensivisti”. Ranieri sta solo cercando la formula per consentire all’enorme potenziale offensivo della squadra giallorossa di dispiegare tutte le proprie potenzialità senza la controindicazioni delle ripartenze a campo aperto che si sono viste nei primi giorni con De Rossi e nei 53 di Juric. Daniele aveva provato a lavorarci, pensando di avere tutto il tempo di modellare la sua creatura secondo le proprie inclinazioni offensiviste e invece quel tempo gli è stato negato in quella maniera scellerata tante volte già denunciata.
Ranieri partirà da un altro presupposto: evitare che il morale già non troppo alto della truppa possa ulteriormente deprimersi regalando occasioni a campo aperto agli avversari. In questi casi l’unica soluzione è abbassare il proprio baricentro, ricercare quella compattezza che sul campo è prima geometrica e poi diventa caratteriale, esaltare le capacità difensive per poter liberare poi quelle offensive in un circolo virtuoso che dovrebbe autoalimentarsi e che potrebbe consentire alla squadra giallorossa di rialzare la testa in un momento della stagione in cui nulla è ancora perduto. Il tecnico di Testaccio non ha la bacchetta magica, sa peraltro che il più efficace carburante che spinge la motivazione deriva dai risultati. Perciò di sicuro firmerebbe con il sangue oggi una vittoria al 95º dopo una partita interamente difensiva. Ma queste cose non si possono pianificare sulla carta. O almeno: la strategia sì, il resto no. Ma in questi giorni osservando le potenzialità della rosa giallorossa si deve essere reso conto chiaramente che questa squadra aspetta solo la guida giusta per trovare la sua strada. Il potenziale offensivo è enorme, i giocatori del reparto avanzato danno grandissime garanzie, ma è necessario che siano messi nella condizione migliore per potersi esprimere. Certo è che il Napoli di Conte non è proprio l’avversario migliore per ritrovare l’autostima. Anche tatticamente è una squadra evoluta che passa con una semplice rotazione laterale dal 433 al 352, motivo per cui difficilmente Ranieri, con Hummels non ancora al meglio, si scosterà dalla scelta del 451 a blocco basso con esterni veloci e pronti al sacrificio. Ci vorrebbe un miracolo, e Ranieri è un esperto del settore.
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