AS Roma

La ricerca della felicità, Sir Ranieri a caccia del fanciullino

Il tecnico in conferenza stampa: «Alla squadra non serve un mago, ma qualcuno che dia fiducia»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
23 Novembre 2024 - 06:00

Qualche anno fa venne ribattezzato “The Normal One”, in contrapposizione con José Mourinho, da sempre lo Special. E proprio questa sua caratteristica deve aver convinto i Friedkin - oltre alla possibilità di calmare con lui la piazza - a riportare Claudio Ranieri a Roma, per la sua terza esperienza da allenatore. Perché un “normalizzatore”, in questo momento, è ciò che serve alla squadra. L’ha confermato proprio Sir Claudio ieri, a Trigoria, durante la conferenza stampa in vista della sfida, di domani pomeriggio, in casa del Napoli capolista: «A questa squadra non serve un mago - ha spiegato Ranieri - ma una persona normale che dia loro fiducia. Ho sempre cercato di tirar fuori il bambino che è dentro di loro. Facciamo un mestiere bellissimo, dobbiamo far di tutto per tornare indietro e cercare di giocare con l’entusiasmo di un bambino, anche se siamo adulti».

Ranieri alla Pascoli, con il fanciullino da ricercare nei suoi giocatori, affinché riescano ad esprimersi al meglio: «Questi giocatori - ha proseguito il tecnico - sanno giocare bene, già lo hanno dimostrato. Se uno è malato non diventa sano dall’oggi al domani, abbiamo degli step da fare insieme, compatti e uniti, noi con la società e spinti dai tifosi, che sono la nostra benzina». Già, perché che la Champions potesse essere un obiettivo complicato da raggiungere lo si poteva anche immaginare - nonostante comunicati che citavano trofei - ma che la Roma non sia da dodicesimo posto è sotto gli occhi di tutti.

Per raddrizzare la barca, in questo suo terzo mandato Ranieri deve pensare prima di tutto a lavorare sulla testa di una squadra che Juric aveva descritto come depressa e ferita dall’inaspettato addio di De Rossi: «Se lui aveva trovato uno spogliatoio triste, pensate come li ho trovati io (ride, ndr). Per questo parlo di quel bambino da ritrovare. Solo chi cade può rialzarsi dalle difficoltà e noi ora abbiamo la possibilità di farlo». Già, anche se il calendario pone di fronte, un trittico di sfide molto complicate. Oltre alla trasferta di Napoli, in otto giorni, la Roma sarà chiamata ad affrontare il Tottenham a Londra - in Europa League - e l’Atalanta all’Olimpico. Sir Claudio, però, anziché preoccuparsi, sembra esaltato dal livello degli avversari: «Abbiamo tre partite in sequenza, tutte belle». Il cambio di prospettiva, per ripartire.

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