Attenti a quei due: El Shaarawy e Pellegrini in cerca di riscatto
Stephan e Lorenzo sono i reduci dell’ultimo successo romanista a Napoli nel 2018. Il Faraone ha realizzato 5 gol agli azzurri. Il Capitano ha firmato la vittoria più recente, 11 mesi fa in casa
Di Francesco in panchina, De Rossi Capitano, Dzeko a guidare l’attacco. Una squadra capace di impartire una memorabile lezione di calcio al Napoli di Sarri lanciato verso la vetta, sommergendolo di gol (4-2 il finale). A rileggere la formazione della Roma del 3 marzo 2018 sembra trascorsa un’era geologica, e forse sei anni e otto mesi nel calcio ci si avvicinano. Fatto sta che da quel giorno i giallorossi non sono più riusciti a violare la tana degli azzurri, che nel frattempo ha anche cambiato nome, consacrandolo a Maradona, irraggiungibile idolo sotto il Vesuvio. Anche sul versante giusto della barricata è cambiato tutto o quasi, dalla proprietà in giù. Dirigenti, allenatori (soprattutto), giocatori. Con due sole eccezioni: Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy.
Sono loro i due reduci dell’ultimo successo a Napoli, entrambi in panchina quel giorno per poi subentrare nei minuti finali di una sfida memorabile, nella stagione culminata con la semifinale di Champions. Peraltro la vittoria più recente contro i campani - arrivata però nella Capitale undici mesi fa - è stata griffata dal Capitano, autore del vantaggio romanista con una pregevole girata sotto il sette a correggere un tiro da fuori proprio del Faraone. Il punto esclamativo sull’ultima gioia in campionato della gestione Mourinho fu invece opera di Lukaku, che domenica prossima si troverà dalla parte opposta. Ma i precedenti sorridono soprattutto a Elsha, in grado di realizzare in carriera cinque reti nella porta del Napoli - per di più tutte in trasferta - prima con la maglia del Milan, poi con quella romanista, l’ultima il 29 gennaio 2023.
Sono però i risultati di squadra a latitare in tempi recenti nel confronto diretto. Dalla goleada del 2018 nell’allora San Paolo, nei confronti diretti i tre punti sono arrivati soltanto in due occasioni, entrambe all’Olimpico. Ulteriore motivo per rinverdire una tradizione che invece negli anni precedenti era stata spesso favorevole. Poi ovviamente c’è una classifica da rimettere in sesto. L’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma ha già dato scosse positive, quando è stato chiamato in passato. E l’ultima volta c’erano anche El Shaarawy e Pellegrini (oltre a Cristante), nel 2019. All’epoca Lorenzo era poco più di un ragazzo sbocciato nel settore giovanile e svezzato dal Sassuolo prima di fare ritorno alla base; mentre Stephan stava per spiccare il volo verso la Cina, alla vigilia di una pandemia che lo avrebbe presto riportato indietro. Oggi sono due colonne della squadra, che però devono ritrovare la dritta via smarrita da un avvio scellerato per tutti. Non sarebbe male iniziare da Napoli.
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