Lupi a San Siro: Italia-Francia è anche Pisilli contro Koné
Quella tra i due centrocampisti è la sfida romanista nella sfida. Spalletti non fa turnover, Niccolò parte in panchina. Poche chance per Manu
L’ultimo sforzo, poi arrivederci a marzo. Alle 20.45, l’Italia ospita la Francia, nella gara che chiuderà il girone 2 della Lega A di Nations League. In palio c’è la vetta del raggruppamento, per le due formazioni già certe della loro qualificazione ai quarti di finale - che si disputeranno appunto a marzo del 2025 - con il Belgio terzo e ormai troppo distante per scalare posizioni. Gli azzurri scendono in campo con un +3 di vantaggio in classifica e con la consapevolezza di avere tutti e tre i segni a disposizione: oltre alla vittoria e al pareggio, all’Italia basterebbe addirittura anche una sconfitta di misura per arrivare davanti ai transalpini.
All’interno dell’affascinante sfida, che si ripete a due mesi dal 3 a 1 degli azzurri al Parco dei Principi, c’è un’altra sfida, tutta in chiave romanista e in mezzo al campo. Da una parte Pisilli, unico giallorosso chiamato da Spalletti con i vari Pellegrini, Cristante ed El Shaarawy rimasti a Trigoria; dall’altra Koné. Due lupi a San Siro, che per l’occasione sarà tutto esaurito.
Tra i due, chi ha più chance di vivere una serata da protagonista è il francese, arrivato nella Capitale in estate dal Borussia M’gladbach. Dopo aver assistito dalla panchina al pareggio di giovedì scorso tra la sua Francia e Israele - con i Bleus che sono riusciti nell’impresa di calciare ventiquattro volte verso lo specchio della porta avversaria, senza mai trovare la via del gol - Deschamps potrebbe applicare un po’ di rotazioni lì in mezzo, con Camavinga e Kanté che vanno verso un turno di riposo. Restando in tema Roma, invece, in difesa si potrebbe vedere l’ex giallorosso Digne, che prenderà il posto di Theo Hernandez da terzino sinistro, nel 4-2-3-1 proposto dalla Francia priva della sua stella Mbappé.
Al contrario, invece, Luciano Spalletti non sembra intenzionato ad applicare chissà quale turnover tra gli azzurri, reduci dal successo di misura in Belgio, maturato grazie al gol in apertura di Tonali. «A volte anche nel nostro campionato ci sono tante partite, però l’affaticamento è spesso mentale, ormai hanno dei muscoli questi ragazzi che sono delle macchine - ha detto il ct toscano durante la conferenza stampa della vigilia. Quando c’è una squadra che ha molti infortunati è sempre la squadra che ha difficoltà, che ha la pressione e la ruggine dei mancati risultati. La conclusione è che sono convinto che vedremo una palla che viaggia e che va forte». Chiede intensità ai suoi Spalletti, arrivato alla ventunesima gara sulla panchina azzurra: «Non so qual è il mio bilancio, penso che si sia sbagliata una partita, quella con la Svizzera (il riferimento è alla gara persa per 2 a 0 agli ottavi degli ultimi europei, lo scorso 29 giugno, ndr). Quella è la cosa a cui faccio riferimento, mi reputo responsabile di una sconfitta, per cui abbiamo cercato di fare cose differenti. Si tratta di una partita, le altre bene o male sono state partite come tante, poi non dimentichiamoci mai degli avversari che abbiamo davanti. Abbiamo affrontato squadre fortissime». E tra gli avversari fortissimi c’è anche la Francia, che a Milano proverà a vendicarsi della sconfitta di settembre a Parigi e strappare così il primato del girone all’Italia. Non che cambi chissà cosa al destino della Nazionale, che il suo obiettivo già l’ha raggiunto a Bruxelles giovedì scorso. Oltre che i quarti di finale, infatti, Spalletti e i suoi si sono assicurati l’esser testa di serie nei sorteggi per le qualificazioni ai prossimi mondiali di USA 2026. Dopo aver saltato le edizioni del 2018 e 2022, non presentarsi al terzo mondiale di fila sarebbe delittuoso.
Tornando però all’attualità, come detto il tecnico toscano non pensa a troppe rotazioni ed è pronto a confermare il 3-5-1-1 che gli sta dando parecchie soddisfazioni. Davanti a Donnarumma, ancora Di Lorenzo, Buongiorno e Bastoni. Sulle fasce ancora Cambiaso e Dimarco, mentre Locatelli prenderà il posto di Rovella, con Tonali e Barella da intermedi - l’interista torna nel suo ruolo più congeniale, dopo l’esperimento comunque riuscito sulla trequarti. In avanti, a supporto dell’unica punta Retegui - in vantaggio nel ballottaggio con Kean - ci sarà Maldini. Per Pisilli possibile spazio a gara in corso, magari per contenere Koné. I due lupi a San Siro.
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