Ranieri su Hummels: "Perché non deve giocare?". E i dati parlano chiaro
Una sola presenza condita da autorete con Juric. Il difensore tedesco è diventato un tema anche in conferenza: "Ho visto le partite con Real Madrid e Psg..."
Sorrisi e serietà hanno caratterizzato la (nuova) prima conferenza di Claudio Ranieri da allenatore della Roma. Ciò che forse era necessario in un momento di perdizione. Non solo collettivo. C'è chi come Mats Hummels ha dovuto affrontare settimane dure: De Rossi esonerato, poi Juric e le numerose panchine; fino a quei nefasti 23 minuti di Firenze, conditi per giunta da uno sfortunatissimo autogol. Niente paura, però. Prima di lasciare il tavolo della sala stampa, l'attenzione del tecnico si è spostata sul difensore tedesco. E repentinamente è arrivata una risposta chiara, diretta: "Ho visto un po' di partite che ha giocato: la finale col Real Madrid, la gara col Paris Saint-Germain, in cui ha fatto un gol... Con una capocciata ha rotto la rete! Perché questo ragazzo non deve giocare? Vediamo. Anche lui ha una certa età. Io scelgo chi mi fa vincere, al di là del sistema".
Numeri da capogiro, esperienza fuori dal comune
Real Madrid e Psg. Due delle tante squadre fronteggiate durante la passata stagione in Champions League dal Borussia Dortmund. E proprio il torneo europeo ha regalato agli spettatori un Hummels rigenerato, quasi in contrapposizione con la sua età (saranno 36 anni a dicembre). I numeri parlano chiaro: 1.170 minuti (calciatore più presente in campo nel 2023-24), 120 palloni recuperati (1º), 57 tackle (1º, 37 quelli vinti: primo, dunque, anche in questa statistica), 66 disimpegni tentati (1º). Presenza costante e qualità eccelsa. E poi quella sfida contro i Blancos, culminata con il successo degli spagnoli. Ma anche qui i dati raccontano di un calciatore con ancora tanto da dare: a partire dai contrasti a terra vinti (62,5%), fino alle 3 (su 3) palle lunghe riuscite e al 96% dei passaggi effettuati con successo. Quei 10 salvataggi compiuti con i francesi completano il quadro. Bravo difensivamente, così come nella gestione. Un elemento da valutare con attenzione: l'ora di Mats è forse arrivata.
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