Huijsen: "Ho imparato molto da Mou e De Rossi. Esultanza a Frosinone? Non la rifarei"
Il difensore centrale spagnolo: "I tifosi della squadra avversaria mi fischiavano ogni volta che prendevo la palla. Erano arrabbiati con me"
Torna a parlare della Roma Dean Huijsen. Il difensore centrale spagnolo, classe 2005 in forza al Bournemouth, ha rilasciato un'intervista al sito quotidiano spagnolo AS. Ecco le sue dichiarazioni.
Quando sei arrivato in prestito alla Roma, il tuo allenatore era Mourinho: cosa ti disse che avresti dovuto migliorare?
"Abbiamo parlato molto di tattica. Ovviamente è stato un grande salto per me, perché non avevo mai giocato molto a livello professionistico. Ho imparato molto da lui e da De Rossi".
All'esordio a San Siro contro il Milan hai avuto un atteggiamento da leader e hai vinto un duello contro Kalulu davvero molto importante. Hai sempre avuto questo carattere?
"Quando gioco ho molta fiducia in me stesso. E al mio debutto non vedevo l'ora di scendere in campo".
Hai segnato un gol contro il Frosinone e hai zittito il pubblico: pensi che quell'evento abbia cambiato il tuo carattere?
"Mi fischiavano ogni volta che prendevo la palla. Erano arrabbiati con me (prima di approdare nella Capitale è stato a un passo dal trasferimento in prestito al Frosinone, ndr). Ho segnato e mi sono liberato con quell'esultanza. Se rifarei quel gesto? No, ma è ciò che ho fatto. L'ammonizione non era necessaria".
A parte De Rossi, qualcun altro ti ha detto qualcosa?
"Mi hanno rimproverato anche i miei compagni di squadra oltre all'allenatore. Ma dopo mi hanno detto che non c'era niente di male e che dovevo imparare da quanto accaduto. Alla fine ho segnato un gran gol (ride, ndr)".
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