In venti dal campo alla panchina: Capello e Krieziu gli unici a vincere in entrambi i ruoli
Non solo Ranieri e De Rossi, nella storia della Roma tanti grandi giocatori sono diventati in seguito allenatori. Da Bruno Conti a Voeller, da Tessari a Mazzone
Da giocatore ad allenatore con la lupa sul petto. Claudio Ranieri torna per la quarta volta nel club, la terza come tecnico della prima squadra, ma prima era stato un calciatore della Roma.
Il tecnico testaccino, infatti, conta 6 presenze da calciatore in carriera nella squadra giallorossa, tutte nella stagione 1973-74. Solo 324 minuti, da terzino destro, per due volte ha disputato i 90’. Ma si è abbondantemente rifatto da allenatore: a lui è associato un ricordo dolce amaro nella stagione 2009-2010, quando subentrò a Spalletti e sfiorò uno storico scudetto. Rimasto sulla panchina giallorossa fino all’esonero del febbraio 2011, ha collezionato 84 partita con la media di 1,87 punti. Nel 2018-19, poi, il ritorno per la seconda volta in veste di “aggiustatore” (subentrato a Di Francesco): 12 presenze e una media di 1,83 punti per partita.
Ma quello del nuovo allenatore romanista non è un caso isolato. Sono in 20 ad aver vestito la maglia giallorossa da giocatori e poi ad aver assunto l’incarico di allenatore: Bernardini, Brunella, Capello, Carpi, Conti, De Rossi, Degni, Di Francesco, Krieziu, Masetti, Mazzone, Montella, Nordahl, Ranieri, Sella (ha giocato solo nel settore giovanile), Serantoni, Sormani, Spinosi, Tessari e Voeller. A raggiungere la gloria della vittoria in entrambi i ruoli solo Naim Krieziu e Fabio Capello (da segnalare che Luciano Tessari vinse il trofeo di Lega Armando Picchi nel 1971 battendo in finale l’Inter). L’albanese campione d’Italia sul campo, per il primo scudetto nel 1941-42, allenò la Roma in due partite della Coppa Italia vinta nel 1963-64, coppa che fu “giocata” da altri tre allenatori: Foni, Mirò e Lorenzo. Don Fabio, invece, ha vinto la Coppa Italia da giocatore nel 1968-69 e poi, da allenatore, il terzo scudetto della storia romanista nel 2000-2001 e l'edizione della Supercoppa italiana seguente. In quella rosa c’era Eusebio Di Francesco, uno dei venti di questa speciale classifica: il “turbo” del terzo scudetto non ha vinto ma raggiunse la semifinale di Champions League dopo la storica rimonta sul Barcellona nel 2018. Non sempre esser entrato nel cuore dei tifosi da giocatore ha poi coinciso con una lunga carriera in giallorosso da tecnico: De Rossi è il giocatore con più presenze (616), ma la sua storia in panchina – visto il destino infelice di questo inizio di stagione – è durata solo 30 partite. Bruno Conti con 402 gare da giocatore ha allenato la Roma solo 15 volte. Rudi Voeller (198 volte in campo a guidare l’attacco giallorosso) addirittura 5. Vincenzo Montella con 258 gare disputate da aeroplanino nella Roma, l’ha allenata solo in 16.
Capello, sempre tra gli “speciali” venti, è invece l’allenatore con più presenze: 241 (84 da giocatore). Lo segue Mazzone, che ha collezionato 121 panchine, ma solo 2 comparse da calciatore. Sul podio, e destinato a superarlo se – come i romanisti si augurano – rimarrà in sella davvero fino a fine stagione, proprio Claudio Ranieri con 96 panchine (può arrivare a 123).
Presenze da giocatori
Bernardini 303, Brunella 172, Capello 84, Carpi 45, Conti 402, De Rossi 616, Degni 101, Di Francesco 129, Krieziu 135, Masetti 364, Mazzone 2, Montella 258, Nordahl 34, Ranieri 6, Sella solo settore giovanile, Serantoni 85, Sormani 30, Spinosi 145, Tessari 63, Voeller 198
Presenze da allenatore
Bernardini 35, Brunella 56, Capello 241, Carpi 2, Conti 15, De Rossi 30, Degni 72, Di Francesco 87, Krieziu 5, Masetti 10, Mazzone 121, Montella 16, Nordahl 47, Ranieri 96, Sella 1, Serantoni 18, Sormani 2, Spinosi 4, Tessari 10, Voeller 5
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