RanIeri, oggi e domani. Via al Claudio-ter a Trigoria
Contratto fino a giugno da tecnico, poi avrà un incarico da dirigente. Alle 13 la prima conferenza. Parla Pellegrini: «La maglia è sacra e lo sappiamo»
«Bentornato a casa». Con queste poche, semplici, ma vere parole, la Roma ha ririaccolto a Trigoria Claudio Ranieri, che ieri ha dato il via alla sua terza avventura sulla panchina giallorossa. Il tecnico è tornato a quella che è casa sua, l’ha fatto rispondendo alla chiamata dei Friedkin per provare a tirare fuori la sua squadra del cuore da un momento difficile, prendendo per la terza volta nella sua vita questo incarico in corsa. Ma non solo. Perché nel contratto che ieri Ranieri ha firmato non sono previsti soltanto i mesi da allenatore, da ora fino al 30 giugno, ma anche un incarico futuro da dirigente. «Al termine della stagione - ha scritto la Roma nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale - assumerà un ruolo dirigenziale senior: sarà consulente della proprietà per tutte le questioni sportive del club. La ricerca del nuovo allenatore continuerà nei prossimi mesi e Claudio avrà voce in capitolo anche in questa decisione». Insomma, non solo il traghettatore per far uscire la Roma dalle acque mosse in cui questi primi mesi di stagione l’hanno fatta finire, ma anche un parere esperto, d’un uomo di calcio romano e romanista, che possa consigliare i proprietari texani per costruire, insieme, il nostro futuro.
Un domani che passa dall’oggi. E ieri a Trigoria si è girata pagina, dando il via ad un nuovo capitolo. Intorno all’ora di pranzo, Ranieri ha varcato la soglia del cancellone verde del Fulvio Bernardini, dopo aver puntualizzato ogni particolare del suo accordo con Dan e Ryan Friedkin. Insieme a lui, anche i suoi collaboratori: Paolo Benetti, Sergio Spalla e i preparatori fisici Carlo Spignoli e Massimo Catalano. Insieme a loro, intorno alle 15, ha diretto il primo allenamento, che ha segnato la ripresa dei lavori per la squadra - fatta eccezione ovviamente per i 14 nazionali impegnati in giro per il mondo - dopo i tre giorni di riposo trascorsi. Prima di scendere in campo - dove è stato accompagnato anche da Florent Ghisolfi - però, Ranieri ha fatto il giro del Fulvio Bernardini, ritrovando alcune vecchie conoscenze e presentandosi ai nuovi. Tanti abbracci e sorrisi, un po’ di serenità che serve come il pane nella Roma.
Niente intervista ai canali ufficiale della società per Sir Claudio, che si presenterà oggi direttamente alla stampa, con la conferenza che è stata convocata a Trigoria per le ore 13.
Pelle da capitano
Tra gli abbracci, ovviamente, anche quello con capitan Pellegrini, che è stato già allenato da Ranieri nella sua parentesi romanista del 2019. Lorenzo, una volta uscito da Trigoria al termine dell’allenamento, si è fermato a parlare con la decina di tifosi presenti all’esterno del centro sportivo. «La maglia della Roma va rispettata - ha detto il numero 7. Certe cose vengono, certe no, ma il rispetto non è mai mancato, né per gli allenatori né per la maglia. Siamo dispiaciuti quanto voi per la situazione, le cose non vanno e lo sappiamo, non è che siamo stupidi o che facciamo finta di niente o ce ne freghiamo. Potete dirmi quello che vi pare, ma avrò sempre rispetto per questa maglia». Parole da capitano, non le prime per Pellegrini, che si è assunto le responsabilità per questo momento difficile. Bisogna uscirne insieme, da romanisti. Da ieri, a Trigoria, ce n’è uno in più.
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