L’amore per la Roma come per la sua Rosa: chi è la moglie di Ranieri
L’amuleto perfetto in questa vita da “Sir” che scorre da polo a polo, dal calcio alla famiglia. E questa con i Friedkin l’ennesima avventura da vivere insieme
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” una delle frasi più celebri di Antoine de Saint-Exupéry in “Il Piccolo Principe”. E c’è chi di questo credo ne ha fatto vita, come Ranieri, con da una parte la passione, la cura e la dedizione per la sua Roma. Dall’altra la sua Rosa, Bitonti per la precisione, sua moglie da più di 40 anni.
Nata il 6 ottobre del 1954 a Catanzaro, città in cui conobbe Claudio tra il 1976 e il 1982 anni in cui Ranieri vestì la maglia del club, è ancora la sua sicurezza. Una vita fatta di affetti, sempre insieme, e questa a Roma l’ennesima avventura da vivere ancora l’uno al fianco dell’altra. Apparentemente senza troppi problemi (il bello delle donne è proprio che non li danno a vedere) e dopo aver detto “addio” al calcio, martedì Rosa riprende un aereo e parte verso Londra per essere accanto al marito in questo terzo atto giallorosso. Su di lei non si sa molto perché, come tutte le grandi donne accanto ad un grande uomo, preferisce rimanere in disparte e fuori dai riflettori. I due hanno avuto una figlia Claudia, sposata e poi separata con il famoso attore Alessandro Roja. La coppia li ha resi poi nonni della piccola Dorotea e di Orlando, storica è stata l’immagine dei due che entravano mano nella mano a Trigoria durante la seconda avventura dell’allenatore sulla panchina dell’amata Roma. Un consulente medico oltre che imprenditrice e un’ottima cuoca: “Il mio ristorante preferito? Quello di Rosanna (così chiamata sempre dal mister ndr). Mia moglie. Cucina divinamente” ha raccontato una volta l’allenatore. E poi ancora una grande appassionata di antiquariato e insegante d’Arte. Quando era a Roma insieme al marito, gestiva un negozio chiamato Retro che vendeva oggetti di arte classica e anni Sessanta.
Roma, Londra, Cagliari, non importa dove, Rosa è sempre presente. L’amuleto perfetto in questa vita da “Sir” che scorre da polo a polo, dal calcio alla famiglia.
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