Da San Saba e Testaccio fino ai Parioli: ecco la Roma vissuta da Ranieri
Le partite all’oratorio in Piazza Bernini, la macelleria in Piazza Testaccio. L’adolescenza col pallone: giocava per un club di tifosi e così fu notato dal club
Piazza Testaccio di sabato mattina è un via vai di ragazzini, palloni e biciclette. Qualche anno fa, prima che la vita tornasse a ruotare attorno alla Fontana delle Anfore, qui tutto girava intorno al vecchio mercato, oggi spostato vicino al Mattatoio. E c'era il mercato anche negli Anni 60, quando sulla sua Lambretta bianca Claudio Ranieri faceva la spola per le consegne tra la macelleria dei genitori, Mario e Renata, e i clienti.
Piazza Testaccio nella sistemazione con la Fontana delle Anfore al centro
Era situata a via Luca della Robbia 41, proprio all'angolo con la piazza, anche se oggi non c'è più. Ma Ranieri, al contrario di quanto molti pensano, non è di Testaccio. È nato nel rione di San Saba, l'altro insediamento di case popolari voluto dalla giunta Nathan all'inizio del Novecento dal lato opposto rispetto al colle Aventino.
I giardini di Piazza Bernini a San Saba e, a sinistra, la parrocchia
La casa in viale Giotto, le partite all'oratorio della chiesa in piazza Gian Lorenzo Bernini. «Bisognava andare a messa altrimenti non ti facevano giocare, ma in cambio di quell'ora spesa tra il corpo di Cristo e i nostri peccati, la parrocchia ci restituiva il gioco. Non solo il calcio, ma anche il basket e la pallavolo», racconta il tecnico giallorosso nella sua biografia scritta da Malcom Pagani, dal titolo "Se vuoi provarci fallo fino in fondo".
L'oratorio di San Saba, dove Ranieri ha iniziato a giocare a calcio
San Saba c'era anche il Rubino, un cinema di terza visione che oggi è il Teatro Anfitrione, sulle cui sedie di legno Ranieri e la banda di ragazzini di zona trovava riposo tra una partita e l'altra. In parrocchia, il gruppo di amici produceva anche un piccolo giornale: lo racconta Maurizio Berruti, un suo amico di quei tempi, e Ranieri è indicato come "barzellettiere".
Il campo di basket dell'oratorio di San Saba
Ma per Ranieri, l'adolescenza è soprattutto pallone. La sua prima squadra vera e propria è la "Dodicesimo Giallorosso", formazione dell'omonimo Roma Club fondato a Casalbertone nel 1963. Ed è proprio grazie alla sua militanza nel club, che era nell'orbita delle giovanili giallorosse, che al Tre Fontane il mago Herrera nota il giovane Claudio e lo fa tesserare. Al Roma Club non vanno soldi, ma materiale tecnico e palloni.
Con l'ingresso nel mondo del calcio, a 16 anni, Ranieri si sposta a vivere vicino al Tre Fontane. Non lontano, alla Cecchignola, svolge poi il servizio militare. Ma San Saba e Testaccio gli restano nel cuore, anche se oggi Ranieri vive ai Parioli.
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