VIDEO - Da Siena all'addio di DDR: le 10 partite-simbolo di Ranieri alla Roma
In totale 96 panchine in giallorosso per il tecnico testaccino, che ha conteso uno Scudetto a Mourinho ed è stato richiamato nel 2019 per sostituire Di Francesco
Sono 96 le panchine totalizzate da Claudio Ranieri con la Roma, nelle due precedenti esperienze a casa sua, nella Capitale. Andiamo a ripercorrere le partite più iconiche vissute con il tecnico di San Saba alla guida dei giallorossi.
1. Siena-Roma 1-2 (13/9/2009)
Chiamato a sostituire il dimissionario Spalletti, Ranieri debutta a Siena in una gara infuocata dal punto di vista ambientale, caratterizzata anche da pesantissimi cori nei confronti di De Rossi, che da poco aveva perso il suocero. In svantaggio di una rete fino al 70', la Roma prima pareggia con Mexes, poi trova il gol-vittoria con una sassata di Riise su punizione all'89'. E DDR sfoga l'adrenalina e la tensione scoppiando in lacrime.
2. Roma-Lazio 1-0 (6/12/2009)
Un derby bloccato, che sembra destinato allo 0-0, viene deciso da Marco Cassetti, eroe per caso che con una zampata al 79' permette a Ranieri di aggiudicarsi la prima di quattro stracittadine consecutive.
3. Juventus-Roma 1-2 (23/1/2010)
Quella che per dieci anni è stata l'ultima vittoria romanista in casa della Juve arriva al 93', dopo essere andati sotto e aver pareggiato con un rigore di Totti. Sull'1-1, all'ultimo respiro, un'inzuccata di Riise su perfetto lancio di Pizarro fa esplodere il settore ospiti, e lancia ufficialmente i giallorossi nella rincorsa all'Inter capolista.
4. Roma-Inter 2-1 (27/3/2010)
Contro José Mourinho, spinta da un Olimpico da brividi, la Roma di Ranieri gioca una gara tutta "astuzia e core", andando a vincere 2-1: segna De Rossi, pareggia Milito, ma il colpo da biliardo di Toni sotto la Curva Sud fa esplodere uno dei più grandi boati mai fatti registrare allo Stadio Olimpico.
5. Lazio-Roma 1-2 (18/4/2010)
Rimontata l'Inter e presa la vetta della classifica, la Roma supera se stessa e vince un derby che si era messo nel peggiore dei modi: chiuso il primo tempo sullo 0-1, Ranieri toglie Totti e De Rossi. Julio Sergio para a Floccari un rigore che avrebbe potuto chiudere i giochi, e allora si scatena Mirko Vucinic, che con un penalty e un calcio di punizione firma il sorpasso: 2-1 e tutti a casa.
6. Chievo-Roma 0-2 (16/5/2010)
«Chi tifa Roma non perde mai!»: è lo striscione che campeggia in un Bentegodi tutto giallorosso all'ultima di campionato. L'Inter ha effettuato il contro-sorpasso, il sogno Scudetto è quasi matematicamente sfumato, ma i tifosi romanisti dimostrano tutto il loro amore inondando Verona. Finisce 2-0 per noi con i gol di Vucinic e De Rossi, ma l'Inter vince a Siena e si aggiudica il tricolore. Quella del 16 maggio 2010, però, rimane una delle più grandi dimostrazioni d'amore dei tifosi giallorossi nell'epoca recente.
7. Roma-Bayern Monaco 3-2 (23/11/2010)
La stagione seguente, in Champions, la Roma fa fatica, ma alla penultima giornata della fase a gironi ipoteca la qualificazione con una gara memorabile: sotto di due gol all'intervallo, gli uomini di Ranieri rimontano con Borriello e De Rossi e alla fine passano grazie a un rigore di Totti sotto la Sud.
8. Roma-Empoli 2-1 (11/3/2019)
Chiamato a sostituire Di Francesco fino a fine stagione, Ranieri (ri)debutta sulla panchina romanista allo Stadio Olimpico. «Oggi come ieri... Buona fortuna Mister Ranieri!», recita uno striscione in Curva Sud. Per la cronaca, la Roma vince 2-1 grazie ai gol di El Shaarawy e Schick.
9. Sampdoria-Roma 0-1 (6/4/2019)
L'ultimo gol di De Rossi in maglia giallorossa permette alla Roma di espugnare Marassi in un match combattutissimo, avvicinando la squadra alla qualificazione all'Europa League 2019-20.
10. Roma-Parma 2-1 (26/5/2019)
L'ultima gara di Ranieri sulla panchina giallorossa (per il momento...) coincide con l'ultima partita di Daniele De Rossi: in una serata di lacrime e commozione, anche "Sor Claudio" viene omaggiato con cori e striscioni. Lui ringrazia e fatica a nascondere l'emozione, ma i singhiozzi e gli occhi lucidi lo tradiscono.
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