Conidi: "Chi indossa la maglia deve capire chi sono i tifosi della Roma"
Il cantautore romanista: "Bisogna stringersi, è un momento difficile. La rosa merita di più di quello che sta raccogliendo. De Rossi? Non ne parlo"
Marco Conidi, celebre cantautore romano e romanista, è stato intervistato a Il Messaggero. L'autore di "Mai sola mai" ha espresso la propria opinione in merito al momento attuale della Roma e all'esonero di De Rossi. Di seguito le sue dichiarazioni.
Su "Mai sola mai"?
“Se non la canto, mi linciano (ride, ndr). Ma prima di suonarla chiedo sempre un po’ di comprensione anche ai non romanisti, perché il nostro pubblico è variegato. E sa una cosa?”.
Cosa?
“I complimenti più grandi per Mai sola mai me li hanno fatti i tifosi delle altre squadre, che hanno capito che questa canzone parla dell’amore incondizionato di un tifoso per la propria squadra, delle emozioni che si provano quando si salgono i gradini dello stadio”.
Ha superato il distacco da Daniele De Rossi?
“Non ne parlo. È una questione troppo intima: per me Danielino è uno di famiglia e diventerà un grandissimo allenatore. Bisogna stringersi. È un momento difficile. Abbiamo una rosa che merita più di quanto sta raccogliendo. Rispetto chi lavora nella società. Chiedo a chi indossa la maglia di capire che i tifosi della Roma sono una cosa a parte dagli altri tifosi: il senso di appartenenza che provano è inspiegabile”.
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