Mancini: "Stiamo facendo il massimo, ma non basta. Nel gruppo vedo tutti leader"
Il difensore giallorosso ha parlato a Sky Sport dopo il pareggio con l'Union SG: "La spinta dei tifosi manca, ma sta a noi far tornare tutto come prima"
Gianluca Mancini ha parlato a Sky Sport al termine di Union SG-Roma. Di seguito le dichiarazioni del difensore giallorosso.
Sembra che abbiate perso la voglia di giocare, di stare insieme. Sentite di dare quest'impressione?
"No, non è vero. Siamo professionisti, cerchiamo di dare tutto quello che chiede il mister. I risultati fanno tanto, sono quella cosa che fa vivere la partita e la settiaman al meglio. Venivamo da un ko a Verona, ora veniamo da un pareggio. Credo che sia normale essere arrabbiati e delusi, ma non vanno cercati alibi. Bisogna fare qualcosa in più. Non molliamo. Domenica cercheremo di ottenere i tre punti".
Che cosa rispondi se Dan Friedkin ti chiama e ti chiede che cosa sta succedendo?
"Sono pagato per fare il calciatore, cerco di farlo al massimo. Il presidente fa le sue scelte, cerchiamo di essere concentrati sul campo. Le questioni societarie non spettano a me. Noi abbiamo sempre dato il parere quando ci è stato chiesto, altrimenti ci limitiamo a stare in campo in allenamento e in partita".
Quando si parla di vecchia guarda, si intende che è il momento di prendersi le responsabilità da parte dei leader.
"Però in questo spogliatoio ci sono tanti grandi calciatori, tanti uomini, prima di tutto. Sto con i miei compagni più della famiglia e negli sguardi vedo tutti leader. Non mi nascondo, a volte vengo tirato su dai miei compagni e vicecersa. Noi cerchiamo di fare gruppo. Questo è un momento molto triste, i risultati non stanno arrivando. Ma il gruppo non va toccato, sta facendo il massimo. Il massimo però non sta bastando".
Va trovata serenità; a volte bisogna rallentare, giocare in semplicità. Sarebbero stati tre punti importanti. Voi vecchia guardia dovete essere un punto di riferimento per tutti.
"Abbiamo fatto gol al 62' e sì, bisogna cercare di capire il momento. Ma spingersi in avanti può essere una cosa positiva, perché se si tengono le gare in bilico uno svarione può complicarle... Abbiamo cercato di andarla a chiudere e abbiamo preso gol su corner. Fa male, contano i tre punti e anche oggi c'erano tanti nostri tifosi che ci danno quella cosa in più. Sono a Roma da sei anni, anche ai nuovi racconto sempre le notti fantastiche in Europa, quando l'Olimpico era una bolgia. I tifosi della Roma sono il 60% delle vittorie della Roma e danno qualcosa in più che adesso sta mancando. Non possiamo dir loro niente, sta a noi far tornare tutto come prima".
Gianluca Mancini ai canali ufficiali del club
"Abbiamo un po' di sfortuna, ma bisogna cercare di andare oltre questo e cercare di fare punti che non stiamo facendo. Dobbiamo stare a testa bassa, pensare gara per gara e cercare di fare i più punti possibili".
Non siete calciatori che si danno alibi, è più una questione di testa?
"Sì, sicuramente. I risultati ti portano a vivere meglio le partite, la settimana. Ci sono delle prestazioni in cui ci sono stati episodi un po' sfortunati. Possibile rigore, il palo di Baldanzi e altre occasioni. Alla prima sbavatura prendiamo gol e non portiamo a casa i tre punti. È difficile, ma non bisogna darci per sconfitti. Continuiamo a cercare di fare girare la ruota per portare a casa i tre punti che sono la cosa più importante".
Il rigore era nettissimo nei tuoi confronti e non ti sei reso conto lì?
"No, in campo ho sentito che mi ha toccato e sono caduto perché ho sentito il tocco. Dal campo ci sono arbitro e Var che sono lì apposta per controllare. L'arbitro mi ha detto che avevano controllato e che non era. Siamo andati avanti anche su quello".
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