AS Roma

Juric e la Roma: non è tempo ancora per salutarsi

Nessun esonero in vista: il tecnico sarà a Bruxelles. Dalla Germania rilanciano: i Friedkin pensano a Lampard

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
05 Novembre 2024 - 06:00

Come se Trigoria fosse stata inghiottita in un multiverso, finita in uno spazio temporale non più raggiungibile, come se fuori dalla finestra diluviasse ma poi dentro, nel cuore del centro Fulvio Bernardini, splendesse forte il sole. Forse, più semplicemente, come se le difficoltà oramai palesi della squadra e una classifica che inizia ad assumere tratti inquietanti non fossero sufficienti per uno scossone, un cambiamento, un segnale forte. E così, mentre fuori dai cancelli del quartier generale giallorosso prosegue la protesta dei tifosi, di diverse forme e sembianze addirittura (come il gorilla apparso ieri dal nulla), all’interno si prepara la trasferta di Bruxelles come se nulla fosse. E se qualcuno, tra tifosi e addetti ai lavori, era in attesa di una nota del club che riguardava la posizione del tecnico sarà rimasto ancora una volta deluso. Ivan Juric non è stato esonerato, ha diretto regolarmente l’allenamento di scarico all’indomani del ko contro il Verona e, salvo ribaltoni al momento davvero improbabili, sarà sulla panchina nel prossimo impegno europeo della squadra giallorossa. Non è ancora tempo per salutarsi, quindi.

I Friedkin sono fisicamente lontani e non sono in agenda viaggi verso la Capitale. Ma i ragionamenti sono in corso. Forse anche condizionati dal calendario giallorosso che ora vede solo due impegni in programma prima della sosta delle nazionali: la non irresistibile sfida contro il Royale Union Saint-Gilloise in Europa League giovedì e la gara dell’Olimpico contro il Bologna domenica. Poi lo sciogliete le righe, in molti partiranno per le nazionali e le valutazioni sull’operato di Juric torneranno d’attualità. 

Il tecnico appare sereno, continua a lavorare a testa bassa, cercando, anche attraverso una strategia comunicativa, di rincuorare il gruppo, nonostante gli altalenanti risultati e le prestazioni di certo non all’altezza del potenziale complessivo della rosa romanista. Basteranno due vittorie prima della sosta per spazzare via le nubi, nere e cariche all’orizzonte? Presto per dirlo e per prevedere le mosse dei Friedkin, imprevedibili come sempre. Ma alcune mosse iniziano a prendere forma e all’estero iniziano a circolare diverse indiscrezioni.

Tentazione Lampard

Volendo fare una battuta, potremmo definirlo il “De Rossi londinese” e verrebbe da domandarsi perché abbia più appeal di quello nostrano. Eppure Frank Lampard è uno dei tecnici monitorati dai Friedkin: l’indiscrezione ha trovato riscontri in Germania nella redazione di Sky DE. Undici stagioni con la maglia del Chelsea, poi le esperienze con Manchester City e New York City, prima di iniziare la carriera da allenatore, finora non con i picchi del sontuoso mediano che abbiamo avuto modo di ammirare in campo. Grande personalità, predilige il 4-3-3/4-2-3-1 come moduli di riferimento, ma non fa problemi a studiare un sistema di gioco differente in base alle caratteristiche dell’avversario.

L’agenzia che lo rappresenta ha ottimi rapporti con Trigoria, la chiamata è arrivata e ora è entrato tra i candidati di una short list che sta prendendo forma. Dall’Inghilterra parlano di Graham Potter, anche lui transitato sulla panchina del Chelsea, ma non bisogna trascurare il profilo di Roberto Mancini. Un passato sulla sponda sbagliata del Tevere, ma tanti e importanti successi in carriera, dal titolo con il Manchester City al trionfo con l’Italia agli Europei.  Diversi i nomi, tante le idee ma al momento zero fatti. C’è Ivan Juric al comando della Roma e domani volerà alla volta del Belgio. Ma del domani, in senso più ampio, non v’è certezza. Le ultime due prove d’appello sono ormai all’orizzonte. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI