Chi si ferma è perduto: l'occasione della Roma è a Verona
Contro la peggior difesa del campionato, i giallorossi cercano il bis. La squadra di Zanetti ha preso 22 gol ed è anche l’unica a non aver ancora mai pareggiato
A Houston hanno capito di avere un problema, ma confidano di non doverne nell’immediato risolverne un altro. Con l’altalena di risultati fin qui conseguiti, infatti, Juric si è autocondannato alla graticola permanente. Se chiami un medico al capezzale di un ammalato, se le cure non funzionano puoi essere portato a pensare di aver sbagliato medico. La vittoria con il Torino ha spostato di tre giorni il dibattito: se dalla trasferta di oggi con il Verona (calcio di inizio ore 18, telecronaca a scelta su Sky o Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) la Roma tornerà con i tre punti, si guadagnerà altro tempo e si riprenderà a parlarne giovedì a Bruxelles, e poi domenica in casa contro il Bologna, e così via, probabilmente all’infinito. Il caos di Firenze era sembrato a tutti il punto di non ritorno, tranne a Dan Friedkin che all’improvviso è diventato riflessivo: troppo brutta la Roma quella sera per pensare di poter continuare così, ma il presidente ha rassicurato il tecnico e gli ha concesso una nuova chance.
La gara di stasera può servire intanto a capire se l’allenatore ritiene di aver trovato una formula più produttiva senza Cristante e Pellegrini (Dovbyk è stata un’assenza forzata ) e già dalla formazione se ne avrà una controprova. Poi però ci sarà da giocare la partita e se i giocatori per l’allenatore sono tutti uguali, la stessa cosa si potrebbe dire per ogni tifoso. L’importante sarà giocare un’altra prestazione convincente e tornare a casa con i tre punti, in uno stadio da sempre istituzionalmente ostile ai nostri colori e alla nostra città, ma con il conforto di altri 2 mila appassionati romanisti che si sono messi in viaggio per accompagnare la squadra in quest’altra avventura. Forse non è solo un caso se la Roma si sia sentita smarrita a Firenze, quando i gruppi della Sud alla fine non sono neanche entrati, vista la capienza ridotta e lo scarso quantitativo di biglietti disponibili. Di sicuro oggi non si sentirà solo il pubblico di casa, peraltro fedele e appassionato.
È probabile che Juric tornerà ad affidarsi a Dybala, l’unico fuoriclasse della rosa, l’unico in grado di risolvere da solo le partite come si è visto anche con il Toro. Non si uscirà dal dispositivo tattico, con il 343 che si accoppierà senza troppi problemi all’annunciato sistema omologo di Zanetti. Si tratterà come al solito non solo di vincere il più alto numero possibile di duelli individuali, ma anche di ridurre al minimo le transizioni avversarie con le volate uno contro uno che a Firenze hanno presto indirizzato la partita. Già contro il Toro si è cominciato a vedere qualcosa di diverso, con pressioni meno estreme e una compattezza più da reparto nel secondo tempo della partita, quando si è notevolmente abbassato il baricentro. La produzione offensiva è calata, ma sono quasi stati annullati i rischi di subire gol. Per i bookmakers la Roma è largamente favorita: la vittoria del Verona è pagata mediamente quattro volte la posta in gioco, quella della Roma meno di due. Forte l’influenza dei numeri sul pronostico: quella di Zanetti non è una squadra da mezze misure, essendo l’unica che non ha mai pareggiato (sette sconfitte e tre vittorie) ed ha una difesa colabrodo: 22 le reti subite, la peggiore del campionato.
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