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Dall’Argentina, la mamma di Paredes fa impazzire il web: “Leo era soprannominato El Cebolla”

Nel famoso programma argentino di Susana Giménez, Myriam Benítez, ha raccontato l'infanzia del centrocampista giallorosso

(Instagram)

PUBBLICATO DA Martina Stella
01 Novembre 2024 - 16:05

Nello speciale "Festa della Mamma" organizzato da Susana Giménez, nota conduttrice argentina, le emozioni non hanno tardato a emergere quando la conduttrice ha invitato nel suo salotto le mamme di alcune delle stelle della Nazionale Albiceleste, diventate campione del mondo in Qatar. Così, a poco a poco, ognuno di loro ha iniziato a raccontare aneddoti dell'infanzia dei calciatori, dove hanno ripercorso gli sforzi che ognuno ha compiuto per realizzare il sogno di giocare nel calcio internazionale.

Ma una di quelle che ha attirato l'attenzione di tutti, mandando in tendenza il suo nome anche sui social network, è stata Myriam Benítez, madre di Leandro Paredes, che ha condiviso non solo dettagli intimi sull'infanzia dell'attuale giocatore della Roma, ma anche sulla sua vita personale, dettagli e affermazioni che non sono sfuggiti a chi ha seguito il programma.

La simpatica rivelazione sul figlio Paredes

«Continueremo con la madre di Paredes, loro hanno un rapporto straordinario», ha esordito la conduttrice, dopo di che ha subito espresso il suo parere scherzando «ma sei una bomba sexy». Dopodiché, la conduttrice si è informata sul colore degli occhi del giocatore e la donna ha poi spiegato che «il padre ha quegli occhi», per poi svelare aspetti sconosciuti dei primi anni del figlio, soprattutto la sua innata passione per il calcio: «Era terribile, era calcio e solo calcio, mangiava con il pallone vicino. Ha iniziato a camminare a otto mesi dopo aver seguito un pallone, figuriamoci», ha raccontato, sottolineando come fin da giovanissimo lo sport sembrava essere il centro della sua vita. 

«Scuola zero, era solo calcio», ha continuato a spiegare la donna, la quale ha poi raccontato che quando Leandro aveva quattro anni, la sorella maggiore lo portò a giocare a calcetto in piccolo club di quartiere e che gli dissero subito che avrebbe giocato quello stesso sabato. Da quel momento nacque anche il soprannome che lo accompagnò durante la sua infanzia. «Lo chiamavano “El Cebolla”», ha rivelato Myriam ridendo, spiegando che il soprannome era nato perché era solito vestirsi come una de “Los Cebollitas”, in riferimento ad un famoso cartone per bambini dell'epoca (il nome del programma sportivo argentino per i più piccoli prese spunto dal primo club di Maradona). Da allora tutti intorno a lui cominciarono a chiamarlo così: «È arrivata la Cipolla». 

Ma la partecipazione di Myriam non solo ha suscitato entusiasmo e risate nel programma di Susana Giménez, ma ha anche suscitato scalpore sui social network. Gli utenti hanno reagito rapidamente con una valanga di commenti e meme, sottolineando la presenza e il carisma della donna. Molte pubblicazioni coincidevano con le osservazioni della diva, lodandone la bellezza e l'energia. La sua cordialità davanti alle telecamere e la sua rivelazione personale hanno mostrato come anche la madre di una delle stelle del calcio argentino sia riuscita a conquistare il pubblico.

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