VIDEO - Tra alcol e favelas, Adriano e il ritorno alle sue umili origini
Una carriera da predestinato, gol e giocate da fuoriclasse. Poi arrivò la morte del papà Almir e nulla fu come prima: la parabola dell'ex campione tornato da dove tutto era iniziato
Balla scalzo, fuma e beve la sua cerveza preferita. Tra una linguaccia e qualche espressione più assorta, in parte quasi assente, Adriano Leite Ribeiro, un tempo l'Imperatore, trascorre così le sue giornate nella favela di Vila Cruzeiro, una fra le più povere e pericolose di Rio de Janeiro. Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire, ma a quanto pare la chiusura del cerchio per il brasiliano.
Dalla favela della Rocinha alla Serie A: Fiorentina e Parma fino all'esplosione con l'Inter. Poi arrivò la chiamta della nazionale brasiliana, fino alla sua fugace apparizione con la maglia della Roma. Tutto ha avuto senso finché ha avuto papà Almir al suo fianco. Ma la morte improvvisa nella sua casa di Rio, a quarantaquattro anni, cambiò tutto e Adriano non fu più lui. Dai campi alla favela, dalle giocate ai balli scalzo: oggi sono queste le immagini che ci arrivano dal Brasile.
Do you recognize this LEGEND? ????????
— Oku (@oku_yungx) October 29, 2024
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