VIDEO - Grande bellezza all'Olimpico: quella bordata di Paredes col Torino nel 2017

L'ultimo periodo non brillante ha ridimensionato le considerazioni su Leandro Paredes. Era arrivato come incognita e con De Rossi era stato eretto come pilastro del nuovo centrocampo giallorosso. Poi la Copa America, l'inizio di stagione fuori condizione, quell'errore con l'Empoli. E l'uscita dai radar. La presenza più recente risale infatti a un mese fa, il 3 ottobre con l'Elfsborg: una partita da dimenticare. Sia per la Roma, sia per il numero 16 romanista. Domani c'è il Torino. Difficilmente (anzi, quasi sicuramente) lui sarà in campo, almeno dal primo minuto. Ma i granata evocano bei ricordi nella mente di Leo e dei tifosi che hanno vissuto la sua prima esperienza nella Capitale.

Quella bordata da fuori area

È il 19 febbraio 2017 e all'Olimpico si gioca Roma-Torino, gara valida per la 25ª giornata della Serie A 2016-17. La banda di Luciano Spalletti è lanciata verso i primi posti della classifica e tra i propri tifosi vuole confermarsi dopo i due successi (4-0 e 2-0) con Fiorentina e Crotone. E i giallorossi non sbagliano. Dzeko apre le danze al 10' con un gran tiro rasoterra dal limite dell'area; raddoppia Salah 7 minuti più tardi calciando il pallone al volo. Il 3-0 è una vera prelibatezza: lo segna Paredes, al 65', colpendo senza esitazione un pallone vagante pochi metri fuori dall'area di rigore. Il risultato è strepitoso. La palla viaggia alzandosi minimamente da terra a una velocità elevatissima, raggiunge la porta difesa da Hart e si infila nell'angolino basso. Il portiere avversario rinuncia all'intervento. È 3-0.

Il Torino va in gol, segna il 3-1 con Maxi Lopez all'84'. Ma la Roma non ci sta. La chiude Nainggolan al 91' con una rete simile a quella del compagno di squadra argentino, raccogliendo l'assistenza di Totti e calciando in area. Finisce 4-1, è festa allo Stadio Olimpico. Non si tratta comunque dell'ultima rete su azione con la maglia della Roma per Paredes: c'è quella nel 3-1 contro il Sassuolo del 19 marzo 2017. Un dolce ricordo che, forse, può fare da ancora per Leandro. Soprattutto in un momento così delicato.