Un mercato da quota 90 ma ancora non si vede
Roma quarta per utilizzo dei nuovi, ma in tanti non incidono
Tanti volti nuovi, pochi (per il momento) i titolarissimi, ancor meno quelli che stanno incidendo sulla stagione della Roma. Se la Roma di Juric fatica a trovare una sua continuità dal punto di vista di media punti e rendimento, la prestazione inaccettabile contro la Fiorentina ha riacceso il dibattito sulla qualità della rosa e delle scelte operate in estate, quando si era deciso di dar forma alla Roma 2.0 di Daniele De Rossi. Diversi i volti nuovi, interi reparti praticamente ridisegnati eppure, a distanza di diversi mesi, la “nuova” Roma ancora non si vede. Basti pensare che a Firenze, al fischio d’inizio, erano in campo solo due volti nuovi: Hermoso in difesa e Dovbyk in attacco. Gli altri a guardare, chi in panchina, chi in tribuna e chi dall’infermeria.
Minutaggio da rivedere
Degli undici nuovi volti giunti in estate a Trigoria, escludendo la conferma di Angeliño, ci sono tre giocatori che devono ancora vedere per la prima volta il terreno di gioco: stiamo parlando del secondo portiere Ryan (l’esordio forse in Coppa Italia?) e dei due terzini Sangaré e Dahl. Abdulhamid, con due fugaci apparizioni, al momento è fermo a 84 minuti globali. Hummels ancora meno, visti i 23 minuti collezionati a Firenze, all’interno dei quali è arrivato anche uno sfortunatissimo autogol. A salire troviamo Saelemaekers (112), infortunatosi a Genova contro il Grifone in un momento in cui stava trovando spazio e continuità: senza dubbio il suo minutaggio, senza il grave stop, avrebbe avuto ben altro quantitativo a fine ottobre. Ma sta per tornare e la Roma non può che sorridere. Poco sopra troviamo Enzo Le Fée (153), altro oggetto semi-misterioso del mercato giallorosso, che sta iniziando a trovare spazio da poco, da quando sembra aver risolto le sue problematiche dal punto di vista fisico. Nelle prossime sfide l’occasione per dare continuità a questo momento positivo e non uscire dalle rotazioni di Juric. Il podio, senza grosse sorprese, vede in terza posizione Matias Soulé, quasi sempre utilizzato, scomparso nelle ultime sfide a causa di un attacco febbrile. Contro il Torino dovrebbe recuperare e tornare a disposizione: in 512 minuti senza dubbio ci si aspettava molto di più dal rendimento dell’argentino. Sul secondo gradino del podio ecco Manu Koné (545), elemento sempre più imprescindibile per questa Roma, che ha trovato a Firenze il primo gol con la maglia giallorossa. Per tasso tecnico e fisicità, il suo minutaggio non può che crescere in maniera esponenziale. Infine, o meglio al primo posto per minutaggio tra i nuovi volti, c’è l’indiscusso Artem Dovbyk, a 952 minuti. La Roma, in pratica, non scende mai in campo senza di lui, in lui sono riposte le speranze di far male all’avversario.
Quarti in Serie A
La Roma si piazza quarta in questa particolare top 11, che conteggia il minutaggio dei giocatori arrivati dal mercato. Guida la Juventus con 4.985, a poca distanza la Fiorentina di Palladino a 4.869, seguita da un sorprendente Empoli, che ha cambiato molto in estate, a 4.320. E poi la Roma, con un totale di 2.978. Milan, Torino, Atalanta, Napoli, Lazio, Udinese e soprattutto Inter (762) hanno numeri inferiori, eppure guardando tutte dall’alto i giallorossi. Il mercato a Trigoria è stato fatto, ma in campo ancora non s’è praticamente visto. La classifica, ahinoi, non mente.
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