Friedkin, ore di riflessione ma nessun viaggio in programma verso Roma
I proprietari giallorossi non sono attesi nella Capitale nelle prossime ore: qualsiasi decisione verrà presa, sarà quindi il ds Ghisolfi l'unico referente a Trigoria
Spostamenti di lavoro tra il Texas e la California, un'agenda che prevede evidentemente molti impegni di natura professionale, tra questi, al momento, non risultano però viaggi in programma verso l'Italia. Dan e Ryan Friedkin seguono da lontano gli ultimi sviluppi in casa Roma e questa distanza dal quartier generale giallorosso è stata letta da molti come la certificazione che la posizione di Ivan Juric sia ancora ben salda, nonostante la debacle di Firenze.
Anche perché i due proprietari, rispettivamente presidente e vice-presidente, hanno sempre comunicato di persona decisioni di grande rilevanza, come gli esoneri. Con lo stesso modus operandi, per di più: convocazione al mattino nel loro ufficio, rapido colloquio e tanti cari saluti. In questo caso tutto tace.
Da Trigoria non arrivano posizioni o commenti ufficiali, nessuna conferma o smentita, tutto da copione: Juric è e resta l'allenatore della Roma. Indicazioni, in tal senso, sono state veicolate dall'entourage dell'allenatore, intenzionato a ridimensionare ovviamente la gravità della situazione.
Ma se le cose dovessero precipitare nel post Roma-Torino, sarebbe il ds Ghisolfi a prendere in mano la situazione, salvo imprevisti cambiamenti nell'agenda dei Friedkin. Con loro mai dire mai, ma al momento Roma appare lontanissima nel loro personale mappamondo.
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