Tensione negli spogliatoi tra squadra e Juric
Animato confronto nel post gara lontano da occhi indiscreti. Ma punte di nervosismo si erano già registrate all’intervallo
Capolinea, o forse Capo-Lina, volendo in parte citare la frecciatina social dell’agente di Bove all’indirizzo dell’ex Ceo Souloukou. Perché l’ultima decisione della dirigente greca, prima di presentare “ufficialmente” le dimissioni, è stata quella di affidare la guida tecnica della Roma a Ivan Juric, navigato tecnico della scuderia Riso, alla prima grande occasione su una panchina di livello come quella giallorossa.
E il capolinea della gestione del croato potrebbe esser arrivato al Franchi di Firenze, tra campo e spogliatoi. Così tanta tensione tra giocatori e allenatore non si registrava da molto tempo, ieri il culmine di una frustrazione arrivata a livelli non più gestibili da tutti, come confermato dal croato in conferenza stampa che ha parlato di “un crollo emotivo”.
Al termine della gara, dopo la tremenda sconfitta con la Fiorentina, è andato in scena un lungo confronto tra allenatore e squadra, dinamica che ha ritardato, e non di poco, l’apparizione del tecnico e di capitan Pellegrini davanti ai microfoni delle pay tv.
Ma punte inquietanti di nervosismo si erano già toccate all’intervallo, con Cristante e Mancini molto nervosi, per niente d’accordo sulla gestione di gara e cambi fino a quel momento, che hanno esternato in maniera molto vibrante al tecnico tutto il loro malcontento: i due non hanno poi fatto rientro in panchina nella ripresa.
Una situazione complessiva di difficile gestione e risoluzione. Giovedì arriva il Torino e sembra non esserci quasi spazio di manovra. Domenica, poi, la trasferta di Verona: contro i gialloblù ci fu l’esordio di De Rossi sulla panchina della Roma. Al Bentegodi ci sarà il bis? Presto per saperlo, non così folle da ipotizzare.
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