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Pellegrini in conferenza: "Se fossi il problema della Roma andrei via"

Il Capitano al termine della sfida contro la Fiorentina: "Non è un clima semplice. Ho detto alla squadra è che certe prestazioni sono inaccettabili"

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PUBBLICATO DA La Redazione
28 Ottobre 2024 - 00:15

Al termine della partita di campionato tra Fiorentina e Roma, Lorenzo Pellegrini è intervenuto in conferenza stampa. Il Capitano giallorosso ha risposto alle domande dei cronisti in seguito al duro 5-1 arrivato allo Stadio Artemio Franchi. Ecco le sue dichiarazioni.

Il ruolo del Capitano è anche quello di fare il Capitano. Hai parlato con lo spogliatoio? Che clima c'è?

"Non è un clima semplice. Quello che ho detto alla squadra è che certe prestazioni sono inaccettabili per la Roma. Dall'altra parte bisogna pensare ad andare avanti. Bisogna lavorare più di prima. Ma ora è molto importante essere uomini prima che calciatori, guardarsi negli occhi. Perché quello che è accaduto è inaccettabile per tutti".

A che punto è la compatibilità con l'allenatore?

"Penso che da quando Juric è arrivato non c'è stato un singolo momento in cui io e la squadra non gli abbiamo dato tutto. Come tutte le cose serve tempo per avere risultato. Ma escludo la partita di stasera. Credo sia inaccettabile. Io soffro due volte: una volta da romanista, un'altra da professionista. Una doppia pugnalata. Non ho niente da dire. Voglio rivedere la partita, ma la sensazione è che non ci sia stato nulla a cui appellarsi. Per questo dico di guardarci negli occhi; qui c'è una difficoltà vera, bisogna risolverla per il bene della Roma".

Difficilmente ti vediamo arrabbiato così con un avversario (Dodo, ndr). Che cosa è successo?

"Nulla. Ho appoggiato il braccio per liberarmi dalla marcatura, lui mi ha detto qualcosa. Ma al di là di questo era un momento frustrante; in quei casi ci sta essere un po' più nervosi".

Prima in tv hai detto che dovete dirvi la verità. A che cosa ti riferisci?

"A noi, al gruppo, non voglio cercare scuse. Non voglio accettare scuse. La partita è inaccettabile per tutti, non va bene. Quando dico 'tutta la verità', significa che dobbiamo guardarci negli occhi e capire che si vuole fare. Se fossi io il problema, alzerei la mano e me ne andrei. Bisogna fare bene le cose, è un momento difficile. A livello tecnico, organizzativo, con la nostra tifoseria. Per il bene della Roma bisogna essere uomini veri, non dobbiamo prenderci in giro".

Lo spogliatoio è con Juric? Lui ha detto che ha visto una grande crescita della squadra. Vi sta esaltando. Vedi questa crescita? La percepisci?

"Da quando è arrivato, e lo può confermare, non c'è mai stata una persona che non abbia fatto quello che doveva fare. Ovvero allenarsi al 100%. Io non posso permettermi di fare una cosa diversa e non posso permettere di farlo a un mio compagno. Sappiamo che cosa significa portare questa maglia: si parla del bene della Roma e di nessun altro. Noi cerchiamo di rendere grande la società. Faccio fatica a parlare di questo; la partita di stasera rimane inaccettabile".

L'aspetto organizzativo... Che vuol dire? Vi sentite soli? E sul campo, che cosa non ha funzionato? Nel primo quarto d'ora mancavano accoppiamenti e distanze. La Fiorentina vi ha sorpreso?

"Quando parlo di temi organizzativi... Noi siamo qui per dirci la verità. E quando una squadra inizia con un allenatore e poi lo cambia dopo quattro partite, non c'è sicuramente un beneficio. De Rossi e Juric hanno due filosofie molto diverse. Mi riferisco a questo. Parlo di tutti. Se si parla di altro, si possono dire tante cose, anche su di me. Se adesso avessi fatto cinque gol, sarebbe stato giusto magari dire altre cose. Ma so che devo migliorare. Per quanto riguarda la partita, parlo delle difficoltà e dell'incapacità nel mettere a posto le cose. Parlo di tutti, perché nessuno è escluso. Quando dico che bisogna guardarci negli occhi, parlo di questo. Bisogna dire che abbiamo fatto schifo tutti, dal primo all'ultimo. Poi se vogliamo continuare a nasconderci dietro un dito... Ma io non sono fatto così".

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