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Fiorentina-Roma, Juric vs Palladino: un'amicizia nel segno del Grifone

Il croato e il tecnico viola sono stati compagni nel Genoa di Gasperini. Poi Ivan, diventato allenatore, ha voluto Raffaele con sé a Crotone e di nuovo in Liguria

Il saluto tra Juric e Palladino prima di Torino-Monza del 30 marzo scorso

Il saluto tra Juric e Palladino prima di Torino-Monza del 30 marzo scorso (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
25 Ottobre 2024 - 14:38

I due si sono conosciuti a Pegli, località dove ha sede il centro sportivo del Genoa. O meglio, lì Ivan Juric e Raffaele Palladino hanno fatto amicizia, perché in passato avevano già avuto modo di incrociarsi in un paio di circostanze. La prima, da avversari, in un Genoa-Juve di Serie B datato 1 dicembre 2006: stagione post-Calciopoli, naturalmente, l'unica della Vecchia Signora nel campionato cadetto. Quel giorno, al Ferraris, la Juve di Deschamps fu fermata sull'1-1 dal Genoa di Gasperini: al gol bianconero di Nedved (espulso nel finale) rispose Ivan Juric, alla sua prima e unica rete in maglia rossoblù. L'attacco titolare della Juve, quel giorno, era composto dalla coppia Palladino-Bojinov. 

Compagni sotto Gasp

I due si sono poi ritrovati in Serie A, al Genoa appunto: nell'estate del 2008 i liguri si assicurano Palladino in comproprietà per 5 milioni di euro. Nonostante qualche infortunio, l'attaccante napoletano dà un buon contributo nel finale di stagione. Juric di quella squadra è invece una pedina inamovibile, centrocampista centrale dalle batterie inesauribili e con grinta da vendere. Quell'anno i rossoblù chiudono al quinto posto, tornando in Europa dopo un'assenza di 18 anni. La stagione seguente è l'ultima in carriera di Ivan, che gioca un po' meno; Palladino, nonostante il suo talento, continua ad avere problemi fisici che ne limitano l'utilizzo. Il Genoa di Gasp, in ogni caso, chiude al nono posto.

Di nuovo insieme

A quel punto Ivan Juric decide di intraprendere la carriera di allenatore e comincia la gavetta: prima Mantova, poi Crotone, dove era già stato da calciatore con Gasperini. Appena approdato in Calabria, chiama l'amico Raffaele: "Voglio che vieni a giocare per me". Palladino non se lo fa ripetere due volte e lo raggiunge: con 23 presenze e 4 gol, contribuisce alla prima, storica promozione in A del club calabrese. 

A quel punto però Juric lascia il Crotone, sedotto dalla chiamata del Genoa: da un rossoblù all'altro, anche in Liguria il croato chiede aiuto a Palladino, che quindi nel gennaio 2017 torna a Marassi dopo sei anni. Il Grifone si salva alla penultima di campionato, ma a novembre Ivan verrà esonerato; poco dopo, Raffaele farà le valigie per accasarsi allo Spezia. 

Amici, colleghi, avversari

Dopo tante battaglie insieme, Ivan e Raffaele si sono ritrovati di nuovo contro, da colleghi: nei tre precedenti tra Torino e Monza sono arrivati due pareggi e una vittoria per l'attuale tecnico romanista. Adesso entrambi si stanno giocando la grande occasione della loro carriera, meritata, dopo tanta gavetta: entrambi si stanno confrontando per la prima volta col palcoscenico europeo in piazze calde ed esigenti dal punto di vista dei risultati. Domenica sera, al Franchi, avranno modo di riabbracciarsi, ma non ci sarà modo per rievocare i vecchi tempi insieme: servono punti, e Ivan non vorrà di certo lasciarsi andare a sentimentalismi.

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