La riflessione di Righetti: "Come si diventa bestia se non lo sei dentro?"
Le parole a Radio Romanista: "Vedo abbastanza confusione nelle modalità di comunicazione. Zalewski? Ha molto da fare, purtroppo sta facendo un po' di errori decisivi"
Intervenuto a Radio Romanista durante Primo Tempo, Ubaldo Righetti ha commentato le parole di Ivan Juric in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Dinamo Kiev. Di seguito le dichiarazioni: "Non riesco a collegare il cambio di rotta di Juric. Fino a ieri era tutto straordinario, poi improvvisamente la conferenza stampa pre Roma-Dinamo Kiev. Ci aveva detto che i calciatori lavorassero alla grande, con spirito pazzesco e partecipazione straordinaria. Forse avverte qualcosa intorno a lui e allora è uscito allo scoperto"
Il richiamo alla responsabilità nei confronti della squadra è stato importante.
"Vedo abbastanza confusione, anche nelle modalità di comunicazione. Faccio fatica a trovare, personalmente, un coinvolgimento importante. Io ho giocato con una squadra che aveva una mentalità vincente, che aveva dei leader in campo. E con la mentalità vincente ci nasci. Importante è vedere anche come vengono assimilate dalla squadra le indicazioni dell'allenatore, come poi si riflettono in campo".
Parlando di Monza, Juric ha fatto l'esempio della mentalità vincente anche sull'episodio del gol subito.
"Forse fa parte anche di un bagaglio di conoscenza di un calciatore. Ci sono le categorie, esistono i livelli".
In che modo i calciatori possono diventare "bestie"?
"Come si diventa "bestie"? Se vuoi provare a diventare una "bestia" e non lo sei dentro, diventa un rischio. Servono conoscenze, c'è chi le acquisisce e basta oppure chi le ha dentro le trasmette. Al momento non vedo un alto livello di mentalità, di intensità e di produzione".
Su Zalewski.
"Ha molto da fare. Si trova spesso - e mi dispiace - in situazioni negative. La squadra lo deve supportare, lui sta facendo un po' di errori decisivi e non è semplice sia per lui che per la squadra".
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