Partenza a rilento in Europa: nel 2015 l’ultima volta senza vittorie dopo 3 gare
Nove anni fa arrivammo agli ottavi di finale con solo due punti accumulati in tre partite. In coppa la vittoria manca da Roma-Milan dello scorso aprile
Una finale anticipata. Vuoi per un discorso ambientale, vuoi per una questione di classifica, la partita di domani si presenta come il primo crocevia della stagione. La piazza ribolle dopo il deludente inizio di stagione, e anche il percorso in Europa League, fino a quest’anno habitat naturale dei giallorossi, rischierebbe di complicarsi in caso di mancata vittoria contro la Dinamo Kiev. Teatro di cavalcate concluse sempre almeno in semifinale nelle ultime tre edizioni (senza poi contare la cavalcata in Conference League), il feeling tra la Roma e l’Europa League sta avendo difficoltà a sbocciare in questa annata.
Due partite, un pareggio contro l’Athletic Bilbao e una sconfitta contro l’Elsfborg, che se sommati al doppio confronto senza vittorie nella semifinale dello scorso anno contro il Leverkusen, portano a una striscia di quattro partite europee senza vittorie. L’ultimo successo risale a Roma-Milan 2-1, gara in cui i giallorossi festeggiavano con il passaggio del turno ai danni dei rossoneri il rinnovo di De Rossi, annunciato la mattina prima. Dodici partite più tardi, De Rossi è andato, e sulla panchina giallorossa siede Ivan Juric, che avrà il compito di evitare la quinta partita senza vittorie in Europa. L’ultima volta che si verificò una striscia del genere fu nel 2015, tra il doppio confronto perso in Europa League contro la Fiorentina e le prime tre giornate della Champions seguente. I pareggi contro Barcellona e Bayer Leverkusen, intervallati dalla sconfitta contro il Bate Borisov, rappresentano inoltre l’unico precedente, nei dieci anni consecutivi giocati in Europa, in cui la Roma è rimasta senza vittorie dopo le prime tre partite del girone. Incredibilmente poi la formazione di Rudi Garcia passò il girone con sei punti in altrettante partite, circostanza che invece non si verificò nell’edizione precedente, quando i quattro punti nelle prime due giornate contro CSKA Mosca e Manchester City, non furono per esempio sufficienti per passare. Negli altri anni poi, la Roma è riuscita a costruire una mentalità che l’ha portata sempre ad ottenere almeno una vittoria nelle prime tre partite della fase a gironi. Che adesso non esiste più, ecco perché, con il nuovo format a classifica unica, vincere domani diventa essenziale.
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