Dybala, poeta terzino: la farfalla che non vola
"Aver visto Dybala terzino mi ha fatto star male. Sarò un vecchio decrepito che non capisce niente di “gioco totale” ma i poeti del pallone sono come la farfalle..."
Aver visto Dybala terzino mi ha fatto star male. La sua gioia di gioco, il suo splendore nei pressi della porta di Svilar. Sarò un vecchio decrepito che non capisce niente di “gioco totale” ma i poeti, quelli che con pallone hanno un colloquio fitto e luminoso, sono come la farfalle. Sono bellissime ma delicate e per volare libere e gentili devono abitare un ambiente non solo privo di smog ma protettivo e positivo. Juric deve fare come El mister Peregrino Fernandez raccontato dalla penna di Osvaldo Soriano: far giocare la squadra in tredici senza farsi notare dagli avversari e dagli uomini in giacchetta.
C’è un solo modo: lasciare la farfalla volare nell’area di rigore avversaria vicino al fisico robusto e tenace dell’ucraino. Senza sfiancarlo in inutili rincorse. Nel calcio come nella vita ci sono i poeti, i campioni, gli indomabili, i promettenti, gli affidabili, i diligenti e quelli nati per un altro mestiere. Teniamone conto se vogliamo che questa squadra fortissima (sì,fortissima) riveda la luce.
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