Otto gol in otto giornate: soltanto una volta peggio negli ultimi 25 anni
Il reparto offensivo fatica a finalizzare: per trovare un dato più basso di reti segnate bisogna andare indietro fino al 2010-11, quando in panchina c'era Ranieri
Il male stagionale in casa giallorossa - per lo meno in questo inizio d'autunno - è il mal di gol: soltanto 8 le reti segnate in altrettanti turni di campionato, quindi con una media fin troppo facile da calcolare di una a partita. Un bottino ben misero per una Roma che vanta tra le proprie file gente del calibro di Dybala, Pellegrini, Dovbyk e Soulé, giusto per citare i più importanti. E il dato peggiora ulteriormente se si tiene conto anche dell'Europa League, dove i giallorossi hanno segnato soltanto un gol in due partite.
Il problema è comune alle due differenti gestioni tecniche: già con De Rossi in panchina, la squadra aveva evidenziato notevoli difficoltà in fase realizzativa (fin dal precampionato); difficoltà che stanno emergendo anche sotto la guida di Ivan Juric. Eppure, i numeri in termini di tiri e di expected goals non sono così negativi: quel che manca, evidentemente, è proprio la freddezza e il cinismo sotto porta.
Il precedente
Del resto, i numeri parlano chiaro: gli 8 gol segnati in 8 giornate sono il secondo peggior dato per la Roma dal 2000 ad oggi. Nel XXI secolo, soltanto una volta lo score è stato inferiore a quello attuale: era la stagione 2010-11, in panchina sedeva Claudio Ranieri (che si sarebbe poi dimesso a febbraio, sostituito da Vincenzo Montella) e l'avvio di Totti e compagni era da dimenticare. Un punto in meno in classifica rispetto ad oggi (9, a fronte dei 10 di questa stagione) e 7 reti, una in meno rispetto a quelle fatte registrare dalla Roma 2024-25. Si tratta dell'unico dato peggiore: in tutte le altre annate, siamo sempre andati meglio. Prendendo in esame l'era dei tre punti a vittoria (quindi a partire dal 1994-95), il dato attuale eguaglia quello della Roma 1995-96, l'ultima con Carletto Mazzone in panchina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA