Quarto posso? Il monte ingaggi parla di una Roma da Champions
Stando ai dati Capology, l'ammontare degli stipendi lordi della rosa è di 87,9 milioni di euro. Giallorossi quarti, dietro soltanto a Inter, Juventus e Milan
Lo hanno scritto sui comunicati, detto (non direttamente magari, ma tramite dirigenti, allenatori o calciatori) a più riprese e ribadito anche dopo un avvio non esattamente esaltante: l'obiettivo stagionale della Roma, per i Friedkin, è la qualificazione alla prossima Champions League. Un'aspirazione importante, per un club che non partecipa alla massima competizione europea dal 2019, nonostante l'Europa sia comunque sempre stata casa, in altre forme, tutte comunque bellissime. Provando a lasciare da parte con una certa difficoltà per un attimo il romanticismo però, si può comprendere come la Champions sia quasi vitale per una società che ha il bilancio in perdita ormai da tempo e, anche nell'ultima estate, ha investito molto, riuscendo comunque ad abbassare l'impatto del costo della rosa a bilancio (calcolato sommando gli ingaggi lordi e l'ammortamento del costo dei cartellini di tutti i calciatori a disposizione).
E a proposito di pesi a bilancio e nello specifico del monte ingaggi, stando ai dati Capology, riportati questa mattina anche dal Corriere dello Sport, la Roma è la quarta squadra di Serie A che spende di più all'anno per gli stipendi dei suoi calciatori. Da Svilar a Dovbyk, il totale degli stipendi dei giocatori a disposizione di Ivan Juric è stimato a 87,9 milioni di euro. Una cifra importante, ma comunque inferiore di circa 20 milioni rispetto alla stagione 2023/24. In questa speciale classifica, la Roma si trova, come detto, al 4° posto, dietro soltanto a Inter (141,7 milioni), Juventus (113,8) e Milan (96,6), e davanti a squadre come: Napoli, Lazio, Atalanta e Fiorentina. Una Roma, quindi, in piena zona Champions League, almeno secondo questa gerarchia.
A dare la risposta definitiva sarà il campo e il campionato, che nelle sue prime sette giornate non ha aiutato a supportare questa tesi, ma il tempo per far valere gli investimenti fatti c'è. Magari già a partire dalla complicata sfida all'Inter di domenica sera.
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