AS Roma

Dybala, problema o soluzione? Proteggerlo è compito dell’allenatore

L'argentino è un problema o è la soluzione ai problemi della Roma? Ecco perché al di là del modulo va protetta la pietra preziosa giallorossa

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Mauro De Cesare
14 Ottobre 2024 - 06:30

Lui è l’argomento del giorno in casa Roma. Lui, è Paulo Dybala. È un problema per la Roma o è la soluzione ai problemi della Roma? Personalmente ho sempre guardato anche le statistiche per cercare di capire, valutare, spiegare: soprattutto per quanto riguarda il calcio e un calciatore.
Paulo Dybala è stato presente, in carriera, in 510 partite, segnando 188 gol. Chi, come nel caso del campione, giudica l’argentino in base al minutaggio delle sue presenze in campo, penso abbia già fatto i miei stessi “calcoli”: le sue 510 partite in carriera nelle squadre di club, con circa il 50 per cento di minuti in campo (non cambierebbe il numero di gol realizzati) avrebbero un valore diverso: sarebbero la metà.
E, allora, rifacciamo i conti: 510 presenze, diventerebbero 255. I gol 188 ne ha fatti e 188 rimarrebbero. Ma considerando che le partite (minutaggio) sarebbero 255, Paulo Dybala segnerebbe in questo caso a una media di 0,73 gol a partita.
Dal 2014 (era nel Palermo) alla fine della scorsa stagione ha fatto gol sempre in doppia cifra. Tranne nel 2020-2021, 26 presenze e 5 gol. Facendo sempre il conto “al 50 per cento” sarebbero sempre 13 partite e 5 gol.
Della stagione 2020-2021 abbiamo detto. Vediamo il suo rendimento dal 2014. Il numero di presenze minimo nel decennio è stato nella prima stagione con la Roma: trentotto (38). Il maggior numero di presenze è stato nella stagione 2016-2017, con la maglia della Juventus, 48 presenze e 19 gol. Se continuassimo a valutare il “rendimento” dell’argentino (in media la metà dei 90 minuti di ogni partita), dovremmo parlare di 24 partite e 19 gol, media a partita 0,79 reti in bianconero.
E veniamo alla Roma. Due stagioni, finora. Presenze e gol: 38 gare e 18 reti nella prima, 39 gare e 16 reti nella seconda. Per un totale di 77 presenze e 34 gol. Precediamo come abbiamo fatto finora, considerando il 50 per cento di minuti in campo (38,5 partite intere), media gol 0,88.
È fin troppo chiaro che questo tipo di “numeri” è “quasi” una provocazione. Diciamo “quasi”, perché in fondo l’aritmetica non è un’opinione.
Continuare a tenere Paulo Dybala a Roma sarebbe soprattutto un problema di staff medico e allenatore. Non parliamo più di soldi e ingaggio. Saper gestire, cioè, un calciatore con reali fibre muscolari delicate, o condizionato piuttosto da una presunta “ipocondria”. Tradotto: stato di preoccupazione eccessiva per la propria salute, anzi quella dei propri muscoli.
Provocazione a parte, se tutti siamo d’accordo sul fatto che con Dybala c’è una Roma e senza un’altra Roma, spetta solo alla bravura dell’allenatore sapere come, quando e quanto impiegarlo, in sintonia con il giocatore. Quando sarà in campo per quel 50 per cento del tempo avremo una squadra che può far paura a chiunque. Esistono le alternative, se non giocasse.
Mister, non basta indovinare il modulo, va protetta la pietra preziosa. Provocazione a parte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI