Massara incassa la fiducia di Pallotta e dalla Champions arrivano 70 milioni
Il dirigente è tornato ieri dal vertice di Boston con il presidente: sempre più saldo nel ruolo di ds, resta viva l'ipotesi di Campos come consulente esterno
Ricky Massara è il direttore sportivo della Roma. Uno potrebbe dire: perché non lo era da quando Monchi aveva salutato tutti tornandosene a Siviglia? Sì, lo era, ma le voci di dentro di Trigoria (anzi di fuori Trigoria soprattutto), avevano fatto sapere che l'intenzione era quella di affiancargli un manager a respiro internazionale in grado di garantire giocatori e plusvalenze. Non è così. Ma non si può ancora dire che non sarà così. Anche se ieri, quando Ricky Massara è sbarcato intorno all'ora di pranzo a Fiumicino proveniente da Boston reduce da una due giorni con Pallotta e Baldini, il mandato come direttore sportivo gli era stato sostanzialmente ratificato dal presidente. Solo che, considerando l'esuberanza e gli innamoramenti del presidente, da qui a qualche settimana potrebbe pure cambiare tutto o quasi.
Di sicuro c'è che Pallotta ha ascolato con molta attenzione le varie opzioni di mercato che Massara ha preparato per il prossimo futuro, considerando tutte le varie opzioni di fine stagione. Pare che il presidente abbia molto apprezzato i vari piani presentati dal direttore sportivo, compresi quei piani alternativi che Monchi aveva detto di non avere quando Pallotta gli aveva chiesto il piano B nel momento in cui c'era da esonerare Eusebio Di Francesco.
Resta comunque in piedi, seppure meno forte di qualche giorno fa, l'ipotesi che a Trigoria (o dintorni) possa materializzarsi un altro manager da affiancare a Massara. Il nome del portoghese Luis Campos, seppure in discesa rispetto a qualche giorno fa, rimane in ogni caso papabile. E potrebbe tornare di grande attualità nel momento in cui, difficilissimo, praticamente impossibile, sulla panchina dovesse arrivare un signore chiamato Mourinho che a Roma può contare anche su qualche amicizia importante, compresa la stampa sportiva della capitale. Per l'allenatore, peraltro, il nome che, soprattutto a Trigoria, rimane il più desiderato, è quello di Antonio Conte. Sull'ex ct azzurro, stanno lavorando un alto dirigente giallorosso e anche Francesco Totti che in questa fase sembra essere stato tagliato un po' fuori nonostante avesse manifestato l'intenzione di avere un ruolo più decisionista rispetto a quello avuto nei suoi primi due anni da dirigente.
Ricavi Champions
Un ruolo che probabilmente Totti avrà nel momento in cui partirà sul serio il mercato, anche se c'è da dire che Massara già da settimane è operativo a trecentosessanta gradi. L'attuale ds, peraltro, è anche l'unico a sapere con esattezza la cifra che la Roma dovrà fare come plusvalenze entro il trenta giugno. Qualcuno dice che sia di sessanta milioni, a noi risulta poco più della metà. Oltretutto la Roma, dopo l'eliminazione della Juventus nei quarti di finale della Champions League a opera di un meraviglioso Ajax, ha saputo con certezza su che cifra incasserà per la partecipazione all'edizione di quest'anno: saranno 69,9 i milioni di euro che entreranno nelle casse giallorosse. Capito perché in Champions vogliono andarci tutti?
© RIPRODUZIONE RISERVATA